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Biagio Palumbo
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Premessa di carattere generale
L’amministrazione comunale intende muoversi al fine di incentivare lo sviluppo su tre direttrici fondamentali: il turismo l’artigianato e la pesca.
Consapevole che la città in termini di rappresentanza territoriale, nonostante il suo passato, è stata fortemente penalizzata e che occorre riprendere l’iniziativa in modo da rendere centrale l’azione politica ed amministrativa, il futuro governo cittadino dovrà  impegnarsi da subito nel perseguire tutte quelle vie amministrative ed istituzionali al fine di ridare a Gallipoli ed al suo hinterland un ruolo di riferimento nel campo dei servizi e della pubblica amministrazione.
E’ necessario pertanto impegnarsi acchè venga realizzato l’obiettivo di una seria rappresentatività di Gallipoli nel contesto territoriale, finalizzato alla creazione di una nuova provincia, a tale proposito la coalizione si impegna ad attivare le necessarie procedure.
In ogni caso l’amministrazione comunale di centro-destra si muoverà nel solco delle seguenti linee programmatiche, pronta comunque a recepire tutti quegli eventuali contributi di idee che utili per il progresso e la crescita della comunità gallipolina.

STRUTTURA COMUNALE E SERVIZI AL CITTADINO
E’ necessaria una seria ristrutturazione  degli uffici comunali. Per far questo occorre abbandonare senza indugio la strada già battuta in passato degli interventi personalistici e/o clientelari che hanno visto penalizzare alcuni e gratificare altri. E’ necessario procedere ad una seria programmazione che partendo dai carichi di lavoro esistenti razionalizzi la suddivisione degli stessi in funzione degli obiettivi programmatici da conseguire.  L’obiettivo sarà quello della riqualificazione del personale, della chiara ed obiettiva definizione dei diritti e doveri dei dipendenti, del rispetto delle professionalità acquisite. La riorganizzazione dei servizi sarà funzionale a raggiungere l’obiettivo della efficienza e della modernizzazione delle procedure in linea con le necessità di trasparenza della pubblica amministrazione.
Va realizzata una efficace ed efficiente rete civica dell’informazione attraverso i sistemi elettronici di comunicazione digitalizzata capace di fornire tutti i servizi per il cittadino ma anche di informare su tutti i provvedimenti emessi dall’amministrazione e dai suoi organismi politici ed amministrativi.
L’obiettivo, insomma,  è quello di avere una struttura organizzativa capace di recuperare legalità e trasparenza all’azione amministrativa. Per questo occorrerà rivedere ed adeguare lo statuto comunale dotandosi di norme meno rigide e più efficaci per dare plastica attuazione ad un nuovo modello amministrativo improntato alla trasparenza ed alla partecipazione dei cittadini.
In questo senso va attuato compiutamente lo Statuto comunale come strumento di partecipazione del cittadino singolo e associato alla vita amministrativa, sociale, culturale e politica della città. Il difensore civico, i comitati di quartiere, l’albo comunale, dell’associazionismo, la consulta cittadina, sono momenti importanti e qualificanti di un’amministrazione che si pone al servizio della collettività garantendo la partecipazione effettiva del cittadino al divenire di una comunità solidale e solidaristica nella quale le problematiche si dibattono e si affrontono in termini di confronto democratico con tutte le parti sociali e culturali della città, per avere nella sede istituzionale un momento di sintesi più aderente alla volontà della gente.

SERVIZI SOCIALI E CULTURA
La politica sociale  nella nostra città  negli ultimi anni è stata completamente dimenticata e, laddove è stata attuata, si è estrinsecata con qualche contributo elargito più all’amico di turno che all’utilità sociale e culturale dell’iniziativa. La pubblica amministrazione ha il dovere di venire incontro alle esigenze delle categorie più bisognose. E’ verso tale direzione che l’Amministrazione deve concentrere i propri sforzi economici, e non verso le manifestazioni sterili e incapaci di incidere sulla cultura e l’economia di una città ( vedi torre di Natale: oltre 650.000.000 di lire).
E’ necessario  definire il problema della casa di riposo per anziani “ Cappucini ” guardando alla terza età come ad una risorsa in termini di esperienza e garantendo  la dignità e l’affetto solidale a chi troppo spesso è destinato a terminare la propria esistenza nell’indifferenza e nella solitudine. L’obiettivo rimane naturalmente quello di arrivare a realizzare un servizio di assistenza a domicilio dell’anziano, restituendogli l’affetto ed il calore familiare. In termini di costo sociale tale servizio, se concretamente attivato, con il contributo dello Stato e della Regione sarà enormemente inferiore e consentirà la strutturazione di servizi collegati, di assistenza professionale a domicilio e di coinvolgimento in attività sociali e culturali.
Uguale attenzione dovrà porsi alla nuova Residenza Sanitaria Assistita, che è ormai in fase di ultimazione dei lavori nella vecchia struttura dell’Ospedale civile. Nella gestione della parte assistenziale relativa a tale struttura, il comune dovrà avere la necessaria ed in delegabile funzione primaria.
In campo culturale occorre approfondire e rafforzare forme di collaborazione tra l’Ente Comune, Enti ed associazioni presenti in città per una razionale ed organica interazione che porti al rilancio delle attività, incentivando le professionalità esistenti, coinvolgendo compiutamente le scuole, dove si forma l’intera comunità cittadina ed in essa si preparano le professionalità e le conoscenze delle future generazioni, in progetti didattici e culturali capaci di stimolare la conoscenza e la creatività di una intera collettività.
E’ necessario favorire gli incontri con le scuole e con queste ed i genitori,  perché si sviluppino ed intensifichino i momenti di  riflessioni e di scambio di idee.
A tal proposito, perciò, sarà istituita una Consulta permanente, formata  dai Capi d’Istituto, i rappresentanti dei docenti, i funzionari del Comune, i rappresentanti dei genitori, presieduta dal  Sindaco, che operi a stretto contatto con l’Amministrazione Comunale.

SPORT
L’Amministrazione Comunale darà slancio al piano delle infrastrutture per lo sport,  portando a termine la realizzazione del palazzetto dello sport con annessa Piscina  e promovendo  forme di  interazione tra capitale pubblico e capitale privato per la promozione e incentivazione dell’attività sportiva,  realizzando uno specifico programma di opere strutturali.
Pare incredibile il ritardo che abbiamo in questo settore rispetto ai centri minori adiacenti e nonostante la presenza  nel nostro comune di importanti squadre di pallavolo, pallacanestro ed attrezzistica. Occore inoltre raccordare in modo sinergico le attività delle associazioni e dei circoli nautici, dell’Istituto Nautico,  che operano territorialmente nelle discipline acquatiche e che abbisognano di un concreto supporto dell’amministrazione comunale. Gallipoli deve diventare il centro motore della   “ marineria salentina “ : vela, Windsurf, canottaggio, nuoto etc. costituiscono pratica legata al nostro mare che deve vedere i Gallipolini protagonisti ed esempio trainante per i paesi vicini.
Anche se la preminenza degli interessi dell’Amministrazione sarà a favore dello sport praticato soprattutto dai giovani, si porrà particolare attenzione anche allo sport spettacolare, quello cioè vissuto da spettatore coinvolto, tifoso e disciplinato allos tesso tempo, perché Gallipoli non può fare a meno di veicolarsi come immagine turistica anche attraverso questa formidabile leva.
Infrastrutture, veicolazione propagandistica, incentivazione e promozione saranno oggetto di studio attento e professionalmente assistito. Di questo dovranno essere certi soprattutto i numerosi appassionati domenicali che potranno giudicare la concretezza delle azioni opportunamente pianificate e realizzate dall’amministrazione di centro-destra.

TURISMO COMMERCIO ARTIGIANATO
Il vero problema di Gallipoli è il suo altissimo tasso di disoccupazione in confronto ai comuni del distretto. L’insediamento artigianale definito nel 1987 è ancora di là dall’essere completato in termini di opere di urbanizzazione.
Bisogna quindi rendere operativi i lotti contenuti nel P.I.P. e nella zona residenziale, assegnandoli a chi ne farà richiesta e prevedendo forme straordinarie di finanziamento agevolato a favore di chi, meno dotato, può ugualmente proporre un proprio sviluppo autonomo, impiantando un’attività o spostandola da zone centrali con forte inquinamento acustico.
La dotazione infrastrutturale degli insediamenti produttivi dovrà essere garantita dall’amministrazione comunale mentre si valuterà la possibilità concreta di realizzare i capannoni attraverso la cassa depositi e prestiti con pagamento delle relative quote di ammortamento attraverso gli introiti derivanti dai canoni di concessione. Tenendo in conto naturalmente la effettiva necessità e possibilità di insediamento artigianale.
Una politica rivolta all’agevolazione di insediamenti produttivi deve fare i conti con le possibilità concrete di attivare manodopera locale. In questa prospettiva sarà pensato un piano per gli insediamenti in convenzione con l’obbligo da parte dell’azienda di occupare nel medio e lungo termine almeno il 40 % di manodopera residente a Gallipoli da oltre 3 anni ed in regola con le leggi sul collocamento.
Tra i primi atti che la nuova Amministrazione compirà sarà una delibera che preveda l’incentivazione delle  nuove attività artigianali e commerciali da parte dei giovani che si insedieranno nel centro storico con un contributo in conto interessi su di un importo massimo finanziabile di £. 50.000.000. A tal fine sarà attivato un fondo di garanzia a copertura totale degli interessi passivi di ammortamento mediante convenzione con Istituti di credito disponibili a finanziare con mutuo l’insediamento della nuova attività giovanile.
L’analisi approfondita dei flussi turistici e delle presenze turistiche a Gallipoli rileva la debolezza strutturale dell’economia turistica locale che deve purtroppo fare i conti con una presenza stagionale all’80% concentrata in poco più di trenta giorni. Da qui la necessità di destagionalizzare l’offerta turistica predisponendo una serie di azioni promozionali  cosiddette “a ritorno garantito ”.
Ciò significa che, con il 50% delle somme sperperate dalla precedente amministrazione senza aver prodotto una sola lira di ritorno in termini economici ( vedi notte capodanno 2000, motonautica, off shore, etc.) si sarebbero ottenute certezze in termini di consistenti flussi turistici.
La nostra proposta è quella di stipulare apposite convenzioni con i  “tour operator” interessati ad organizzare soggiorni settimanali in tutto l’arco dell’anno, escluso il periodo che va dal 15 giugno al 15 settembre, nelle strutture ricettive di Gallipoli. Il comune, con propri fondi, dovrà garantire una partecipazione sulle spese di trasporto in misura direttamente proporzionale al numero di presenze gestite dallo stesso “tour operator”. In termini di fattibilità è possibile ipotizzare un concreto intervento del Comune. Considerando che i voli organizzati, i cosiddetti charter, costano mediamente £ 8.000.000 ora volo, che ogni charter trasporta 180 persone, che per giungere a Brindisi dai paesi d’oltralpe ( Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra, Olanda etc) occorrono mediamente 3 ore di volo tra andata e ritorno, con le stesse somme sperperate per la notte di capodanno 2000 si possono garantire, contribuendo con il 30% sulle spese di trasporto, 60.000 presenze fuori stagione, che rappresentano il 28% dell’intero flusso turistico registrato attualmente a Gallipoli in tutto l’anno.
Ancora, particolare attenzione sarà rivolta ai CRAL di tutte le grosse aziende, istituti bancari, ministeri etc.
Si punterà a valorizzare ed ampliare i servizi relativi agli stabilimenti balneari, permettendo agli stessi la somministrazione di quanto necessario al turista per un’ottima permanenza in spiaggia, il tutto compatibilmente con le normative vigenti in materia.
In campo turistico occorre ripensare la localizzazione degli insediamenti turistici in modo da non alterare o snaturare aree a vocazione ambientale che vanno tutelate e rese fruibili per tutta la collettività.
La programmazione degli insediamenti alberghieri deve tenere conto della necessaria riconversione delle zone ad alta densità di abitazioni a disposizione per le vacanze, in strutture ricettive di bassa e media categoria in modo che, creando i necessari servizi, siano occasione di attivazione di posti lavoro, facendo rientrare, così, anche questa categoria immobiliare nel circuito economico della ricettività turistica.
Va pensata una strategia di offerta turistica congressuale con strutture adeguate all’avanzante richiesta nazionale. Tale strategia non può non tenere conto della necessità di prevedere una disponibilità di posti letto di media ed alta categoria adeguata alla richiesta. In complesso la disponibilità di posti letto andrebbe riconfigurata sul territorio, con attenzione anche al centro storico, in non meno di 12.000 unità.
La realizzazione del programma turistico esposto, comporta una automatica conseguente ricaduta  nel settore del commercio.
Anche per questo settore intendiamo proporre le stesse incentivazioni previste per le nuove iniziative giovanili soprattutto se collegate alla commercializzazione di prodotti tipici e artigianali locali.

PESCA
Il settore è rimasto fermo a politiche limitate ad un generico quanto sterile e occasionale contributo statale e comunale senza una visione di concreto sviluppo delle attività, di sostegno con piani strutturali economico-finanziari, di salvaguardia dell’ambiente marino, di promozione del prodotto locale ed infine di rete commerciale efficiente.
L’amministrazione comunale si impegna ad attivare tutti i canali di finanziamento del settore in particolar modo per la costruzione del porto peschereccio. In concreto per la categoria intende avviare una efficace campagna di marketing per la valorizzazione del pescato locale.
Il mercato del pesce al minuto va attentamente rimeditato e ripensato previo studio di fattibilità e di idonea agibilità igienica di concerto con le categorie interessati e con la Capitaneria di porto.

LAVORI PUBBLICI
Il Programma si articola in TRE sezioni: la prima sezione è quella relativa agli interventi di manutenzione e messa a norma delle opere pubbliche, la seconda sezione è riferita al completamento delle opere infrastrutturali, la terza è relativa agli interventi di maggiore ampiezza con le quali l’Amministrazione intende disegnare il futuro della Città.

1.INTERVENTI DI MANUTENZIONE E MESSA A NORMA DELLE OPERE PUBBLICHE.
In questa sezione sono compresi tutti quegli interventi necessari a migliorare la qualità della vita, in poche parole quello che da molti viene chiamata “attenzione al quotidiano”.
L’Amministrazione, pertanto, individua quale obiettivo immediato quello di intraprendere tutte quelle azioni necessarie per rendere perfettamente agibili tutte le opere pubbliche esistenti.
Particolare attenzione sarà posta nella messa a norma degli edifici pubblici con riferimento al superamento delle barriere architettoniche, alla sicurezza ed all’igiene.
Contestualmente, sarà avviato un piano di manutenzione programmata della rete stradale, dei marciapiedi e delle aree verdi.
In questa sezione sono comprese le azioni volte alla riqualificazione delle aree periferiche non solo dei Piani di Edilizia Economica Popolare ma anche delle altre periferie come la zona di “Lido San Giovanni”, di “Via Scalelle” e delle “Perez”.
Va realizzato un nuovo piano della viabilità, ridisegnando la mappa dei parcheggi a pagamento con particolare riferimento a quelli in prossimità dei lidi balneari che ritorneranno ad essere liberi e non più a pagamento. E’ evidente che va introdotta una nuova cultura che non deve essere quella attuata fino ad oggi, per cui i parcheggi a pagamento sono semplice occasione di introiti per il Comune, bensì quella secondo la quale essi sono necessari per decongestionare aree ad elevata presenza di utenti e con  la funzione di liberare ciclicamente spazi altrimenti destinati ad essere occupati in modo continuativo.
Occorrerà comunque individuare in alcune aree nevralgiche la possibilità di creare dei parcheggi sylos attraverso lo svuotamento di contenitori esistenti, quindi senza impatto ambientale sgradevole, o attraverso l’uso del sottosuolo.
La localizzazione di tali strutture all’ingreso della città, nei pressi della Giudecca, all’ingresso della città antica potrà risolvere in gran parte i problemi legati alla viabilità urbana. Per tali realizzazioni può farsi riscorso allo strumento del financing proiect della “merloni ter”.
2. INTERVENTI DI COMPLETAMENTO DELLE OPERE INFRASTRUTTURALI
Quando si parla di completamento delle opere infrastrutturali il riferimento principale è costituito dall’impianto di depurazione dei liquami.
La messa in esercizio dell’impianto è questione assolutamente prioritaria ove si consideri l’importanza che tale opera ha sia dal punto di vista turistico sia sotto l’aspetto più prettamente legato alla salute pubblica ed al rispetto dell’ambiente.
La presenza di un depuratore di liquami in funzione, ci consentirà non solo di propagandare in maniera veramente efficace la bellezza e la “purezza” delle nostre acque, ma avrà certamente effetti positivi sia sulla salute pubblica (riduzione della presenza di malattie infettive) sia sull’ambiente marino, specie in prossimità delle aree ora interessate dagli scarichi civili.
La messa in funzione dell’impianto di depurazione passa attraverso le seguenti azioni che saranno prioritarie per l’Amministrazione Comunale.
- Realizzazione immediata di tutte quelle opere infrastrutturali di competenza del Comune necessarie a completare il collegamento tra la rete fognante esistente e l’impianto di depurazione;
- Realizzazione delle opere di canalizzazione fognante delle marine (Conchiglie, Rivabella e Baia Verde) e  collegamento delle stesse con l’impianto di depurazione.
- Attivazione, d’intesa con il Commissario Straordinario per l’Emergenza Ambientale – Raffaele FITTO – Presidente della Regione Puglia,  dell’impianto di depurazione mediante la realizzazione immediata del sistema di recupero delle acque depurate da inviare per l’utilizzazione in agricoltura

3.INTERVENTI DI RIDISEGNO DELLA CITTA’.
Questa Amministrazione Comunale ritiene che la peculiarità della nostra città risieda in particolare nella bellezza ed unicità del centro storico.
E’  importante, pertanto,  il recupero e la valorizzazione del centro storico, che deve passare attraverso una serie di interventi coordinati che insieme possono determinare il salto di qualità non solo della città storica ma dell’intero territorio comunale.
E’ opportuno avviare il recupero dell’intera cinta muraria, già avviato dalla Soprintendenza ai Beni A.A.A. e S. della Puglia per il tratto ad Est, prevedendo la possibilità di una passeggiata attrezzata non solo a livello delle riviere ma anche a livello mare da utilizzare preferibilmente durante la stagione estiva in collegamento con le attività di valorizzazione della spiaggia della purità.
Va avviata con urgenza la pratica per l’ottenimento della concessione demaniale del Castello Angioino, per avviare concretamente il recupero strutturale e il restauro finalizzato al riuso di tutto il complesso storico monumentale, creando in collaborazione con l’Università di Lecce, Provincia di Lecce, Ministero dei Beni Culturali, un centro di documentazione della storia della cultura e della tradizione del popolo gallipolino concepito in funzione dinamica e in collegamento con un centro di lettura, animazione culturale e teatrale.
Il Castello, insieme alle mura, costituisce il sistema delle fortificazioni di Gallipoli che è stato oggetto di apposito riconoscimento all’interno dei programmo comunitari POR 2000-2006 da parte della Regione Puglia con l’inserimento nel  P.I.S. riferito al “ percorso delle fortificazioni” della Puglia.
Connesso a tale recupero va pensato un serio programma di recupero storico-strutturale delle antiche attività artigianali locali (fonderia di cannoni e campane in bronzo, produzione e commercializzazione dell’olio, produzione della cartapesta) ricreando in termini di ambientazione e documentazione storica spazi e momenti di interesse culturale e di attrazione turistica.
L’incentivazione di appropriati laboratori per la preparazione e la qualificazione di un nuovo artigianato tipico e tradizionale locale consentirebbe uno sviluppo meditato di attività giovanili nel cuore del centro storico capace di rivitalizzarne la funzione culturale ed economica.
Vanno completati i progetti di recupero e valorizzazione del complesso Museo-Biblioteca-Sant’Angelo. , del Mercato Coperto di Piazza Imbriani, dell’ex Carcere.
Il museo e la biblioteca comunale vanno restituiti quanto prima possibile ad una nuova dimensione di servizio e di fruizione pubblica con una appropriata politica delle acquisizioni e degli aggiornamenti bibliografici. Attraverso la costituzione di una vera e propria istituzione, occorre tendere alla creazione di un centro culturale aperto alle moderne attività interattive e capace di sviluppare un programma di divulgazione della cultura in collegamento con la scuola e con gli organismi culturali territoriali.
La valorizzazione del centro storico va intesa nella sua globalità e pertanto va sostenuto, come prioritario, il completamento del recupero del teatro Garibaldi e del mercato coperto, rimuovendo le condizioni di degrado in cui versano strutture comunali quali l’ex carcere ai domenicani, l’ex Parlotti e la rampa di S. Francesco.
L’azione di promozione e riqualificazione del centro storico va inoltre accompagnata da un insieme di azioni necessarie a ridarne dignità urbana attraverso il completamento e la ristrutturazione della rete fognante, delle acque nere e bianche, il completamento e la ristrutturazione della rete idrica e il completamento delle pavimentazioni stradali in basolato.
Contestualmente, occorre ridare al centro storico una capacità di ruolo vitale per l’economia cittadina, mettendo in circuito il grande patrimonio artistico e culturale rappresentato dalle Confraternite laicali, che attraverso un meditato programma di intervento economico-finanziario e coinvolgendo gli operatori turistici locali, sia capace di garantire una più coordinata e qualificata fruizione dei beni culturali e storici. Tale programma deve tenere conto della necessità di preparare figure professionali capaci di operare nel contesto turistico-culturale, evitando le attuali improvvisazioni e la frammentarietà delle iniziative; ciò nella convinzione che attraverso l’attivazione delle risorse locali è possibile incentivare le opportunità di lavoro per i giovani.
In questa prospettiva verrà favorita la localizzazione, all’interno del Centro Storico, di attività turistico ricettive quali locande, bed & breakfast, che consentono il potenziamento della ricettività turistica con ricaduta occupazionale prevalentemente locale, disincentivando lo svuotamento della città da parte dei residenti.
Quest’ultimo elemento risulta di grande importanza in quanto costituisce presupposto essenziale per il mantenimento dell’identità culturale del centro storico, che non può essere considerato un elemento avulso dallo sviluppo complessivo della Città e del suo territorio.    
Un programma organico di intervento per la salvaguardia del centro storico dovrà essere varato in modo tale da non consentire alterazioni alla stratificazione storico-urbanistica intervenuta in secoli di cultura edilizia locale. Il colore soprattutto sarà salvaguardato evitando alterazioni vistose all’ambiente e saranno valutati studi di fattibilità per l’utilizzo di materiali compatibili.
La città andrà ripensata in termini di dotazioni infrastrutturali e servizi, di collegamenti e spazi di socializzazione. Progetti posti in essere dalle passate amministrazioni dovranno necessariamente confrontarsi non solo con la capacità di attivare appropriati finanziamenti pubblici e privati ma anche con la realtà cittadina, evitando perciò l’aggressione di lobbies affaristico-politiche che rischiano di distruggere anche le poche realtà imprenditoriali presenti sul territorio.
Il porto turistico, ad esempio, va ripensato in termini occupazionali e di coinvolgimento delle aziende ed associazioni che già operano nel comparto.
Il lungomare sarà riconsiderato nella sua attuale configurazione strutturale-urbanistica con la eliminazione di tutte quelle sovrastrutture di recente realizzate e che alterano prospetticamente la godibilità visiva del paesaggio. Vanno comunque ripensate tutte le strutture di servizio che potranno essere insediate attraverso un intervento di mimetizzazione all’interno dei dislivelli di struttura.
Occorre monitorare le necessità abitative dei ceti meno abbienti, riprendere l’iniziativa circa il completamento del programma di edilizia economica e popolare e nello stesso tempo attuare un attento programma di recupero urbanistico dell’insediamento popolare tra il lungomare e via Brindisi.
Saranno subito indetti i bandi integrativi per l’assegnazione degli alloggi di edilizia economica e popolare, in quanto necessari per poter ottenere i finanziamenti per la realizzazione degli alloggi(in passato sono andati persi finanziamenti per 3,5 miliardi di lire). Sono noti i fatti di disagio abitativo emerso anche recentemente con lo sfratto di alcune famiglie. Va attuato un serio studio preliminare ad un programma di fattibilità per il recupero urbanistico della zona ex ampelea, ripensando lo spazio urbano non in termini di volumetrie bensì in termini di spazi urbani vivibili e funzionali anche alle necessità dei servizi di viabilità e parcheggi.
Contestualmente, va salvaguardato l’abitato verso il lungomare contro i pericoli delle mareggiate ripensando l’assetto viario anche in funzione di passeggiata pedonale. Funzionale a tale programma può essere la ripresa della localizzazione del porto peschereccio nel seno della Giudecca e l’attuazione di concerto con la Regione Puglia del progetto di PRG della portualità, già approvato anche sotto il profilo dell’impatto ambientale.
Nel campo dei lavori pubblici va restituita in termini di sicurezza e di fruizione di un più ampio spazio urbano l’area dei trinceroni ferroviari i quali impediscono di fatto una più razionale viabilità e sistemazione urbanistica del borgo nuovo soprattutto in corrispondenza delle grandi arterie di accesso (Lecce, Alezio, Taviano).Non è esclusa la previsione dello spostamento della stazione ferroviaria dopo un’accurato studio di fattibilità.
Anche la zona cimiteriale del nucleo originario merita un’attenzione urbanistica particolare, soprattutto nel momento in cui in tutta Italia si porge attenzione alla salvaguardia di tale tipicità architettonica. Ma tutta la zona cimiteriale va riconsiderata nella logica di una più accorta politica della manutenzione e dei servizi che va completamente rivista soprattutto in ordine alla viabilità, verde, servizio inumazioni, illuminazione votiva, pulizia, anagrafe cimiteriale, in concreta applicazione dell’attuale legislazione nazionale.
Per poter ridisegnare la città occorre allora riguardare il PRG adottato adeguandolo:
- alle previsioni di sviluppo della amministrazione comunale;
- al rispetto delle zone a forte valenza ambientale;
- ad un più attento esame degli standards;
- ad uno sviluppo compatibile del del centro urbano per evitare speculazioni ed abusivismi in altre zone ;
Occorrerà inoltre semplificare il Regolamento edilizio che appare pensato per realtà estranee a quella locale sfoltendolo delle numerose contraddizioni normative.

SANITA’
I problemi legati all’igiene e sanità dovranno rientrare nell’impegno globale dell’Amministrazione Comunale prevedendo tra l’altro strumenti di controllo e di prevenzione contro le emissioni elettromagnetiche, elettriche, ed acustiche.
Non marginale, come accaduto fin’ora, sarà quindi l’attenzione contro il degrado urbanistico-ambientale prevedendo il rilascio di nuove concessioni edilizie e di destinazioni d’uso previa valutazione dell’impatto acustico.
In tema di sanità l’amministrazione comunale sarà impegnata a sollecitare all’amministrazione regionale il potenziamento e miglioramento della qualità del servizio nel presidio ospedaliero del quale sarà ripensata e riformulata, in collaborazione con l’ente Provincia, la viabilità di accesso.

TRASPORTI E COLLLEGAMENTI
Per una città che intende proporsi sul mercato turistico come ideale per le vacanze, occorre  garantire essenzialmente una adeguata facilità di collegamento, in particolare per chi intende utilizzare il mezzo pubblico, cliente certamente da favorire perché contribuisce a snellire il traffico.
Il nostro impegno sarà mirato ad ottenere l’arrivo diretto alla stazione di Gallipoli dei treni a lunga percorrenza ( Milano, Torino, Francoforte etc. )
Inoltre, per il trasporto locale, è necessario rivedere i collegamenti con le zone nord e sud della città, garantendo un servizio più adeguato alle esigenze.
E’ importante favorire gli spostamenti dei turisti con il mezzo pubblico, per evitare inutili ingressi di auto in città.

AMBIENTE
Per coniugare sviluppo e ambiente è necessario effettuare delle scelte mediante una meditata programmazione di un corretto uso del territorio che, con le evidenze artistiche, storiche, ambientali, rappresenta la vera ricchezza e potenzialità di Gallipoli.
La politica ambientale deve far tesoro della presenza sul territorio di habitat e di zone naturali che rappresentano una risorsa per la qualità della vita ma anche in termini di economia reale. L’ampio dibattito apertosi sul Pizzo rivendica una linea politica intransigente contro chi sogna lo stravolgimento dell’area a fini speculativi, mentre necessita una chiara e definitiva presa di posizione a favore della costituzione del parco naturale integrato Pizzo-Isola di S. Andrea per la quale l’amministrazione comunale si impegna contro la prevista dismissione a favore di privati perseguendo la via dell’acquisizione ai beni comunali.
Certo riteniamo che le attività nocive debbano essere rimosse dall’abitato, che il verde pubblico vada incrementato anche eliminando le assurdità e le vuote monumentalità  dei recenti interventi  della passata Amministrazione nel Parco di Via Firenze, con creazione di un rete di percorsi Verdi urbani e suburbani ( es. Perez- Montefiore-Pacciana-Sauli-L’Ariò-Mass.Pizzo).

TASSE E TRIBUTI
In tema di tasse e tributi comunali va rivista profondamente la logica dell’aumento irresponsabile delle tariffe e ciò per non aggravare l’attuale pressione cui sono sottoposte le categorie produttive della città. In conseguenza va valutata la possibilità di mettere in atto una politica di agevolazioni tariffarie per le famiglie e per quelle iniziative tendenti all’incremento occupazionale anche part-time.
Occorre naturalmente rivedere i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti urbani che a fronte del costo elevato non soddisfa le aspettative della città. Riorganizzare il servizio e rivedere i costi è impegno prioritario per non rischiare di dover ulteriormente elevare la tariffa dovendo rendere “a regime” al 100% compatibile l’introito con la spesa di gestione.
Né naturalmente sarà accettabile l’ipotesi della multiservizi soprattutto se si immagina il preventivato piano d’azienda calcolato in circa 9.000.000.000 a fronte dell’attuale spesa di ca. 6.000.000.000. Ciò corrisponderebbe ad una tariffa  aumentata di oltre il 50% dell’attuale e che sarebbe inaccettabile per i bassi redditi medi familiari dei gallipolini.

CONCLUSIONI
E’ questo un programma credibile e concretamente attuabile che il Sindaco ritiene di poter proporre all’elettorato nella convinzione che nella coalizione di centro-destra che si presenta nella presente competizione elettorale vi sia la presenza delle sensibilità e delle capacità per amministrare Gallipoli proiettandolo finalmente in una logica di sviluppo e di occupazione.

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