|
Finita
la fase per la scelta del Candidato sindaco, con la designazione di Biagio
Palumbo, ora i partiti che compongono la coalizione del centro sinistra
stanno dando fondo a tutte le energie per preparare quanto prima la lista.
I Democratici di Sinistra, i Popolari, i Democratici, i Verdi, i
Socialisti Democratici Italiani, il Partito dei Comunisti Italiani e
Rifondazione Comunista gareggeranno ognuno col proprio simbolo. La novità
però potrebbe essere, ma è quasi certo, la notizia dello sboccio della
“Margherita”. Qui evidentemente il concime è stato sufficiente.
Infatti fra qualche giorno Popolari e Democratici sanciranno il patto
d’unione tra le loro forze, anche se ognuno avrà il suo simbolo e
la sua lista.
Intanto
in città è cominciato da qualche giorno il totocandidato e tutti a
“sbirciare” in casa della “Quercia” per sapere quanti ex
dissidenti ci saranno nella lista. Ogni partito è alla ricerca di
personaggi, più o meno conosciuti, ma del resto questo succede anche sul
versante opposto, che faccia da traino alla lista. Questi sono i momenti
determinanti, in cui un partito si può giocare il proprio destino.
La
coalizione del Centro sinistra nelle ultime elezioni prese la maggioranza
con 12 consiglieri, di cui tre andarono ai Popolari, due a Gallipoli
Futura e sette ai Diessini, più il sindaco. Ora che le polemiche nel
partito di Massimo D’Alema sembrano ormai archiviate, tutte le forze che
compongono la coalizione sono intenzionate a confermare quelle posizioni.
Certo non è stato facile raggiungere l’intesa. Si è arrivati alla
designazione di Biagio Palumbo, candidato sindaco, attraverso strade
impervie. E quando tutto sembrava fatto sul nome di Remo Natali, con la
“benedizione” domenicale di Massimo D’Alema sul Corso Roma, ecco che
un gruppo di diessini del Direttivo, si dichiara in disaccordo con
l’operato del Segretario, indicando candidato sindaco la dottoressa
Titti Cataldi. La reazione provoca le dimissioni del Segretario politico
Marcello Strazzeri e il conseguente commissariamento del partito. Poi dopo
il ritiro di Natali, si sceglie Palumbo e la coalizione ritorna compatta.
|
Il porto turistico preoccupa gli
operatori nautici
2 aprile 2001
Il
porto turistico continua a creare preoccupazione ai proprietari della
concessione demaniale degli scali nautici, che si trovano nel tratto di
costa interessata dall’insediamento del porto. In quella fascia costiera
che va dalla struttura gestita dall’Assonautica , è compresa la Darsena
Fontanelle, Melica, Magno, De Santis, Toticchio. Il loro stato d’animo
è sempre più preoccupato e già pensano a quando, sfrattati per
l’inizio dei lavori, perderanno quello che fino ad ora avevano costruito
ed era diventata la loro principale occupazione. Le loro rimostranze le
hanno evidenziate in un Convegno di qualche giorno fa, organizzato dall’Assonautica
Provinciale di Lecce nella Sala Biblioteca Sant’Angelo, alla presenza
dell’onorevole Alfredo Mantovano, sulle “prospettive del diportismo
nautico a Gallipoli”.
Gli
operatori nautici evidenziano che “nella zona interessata
all’eventuale insediamento del porticciolo turistico comunale – dicono
in una nota – esistono già gli insediamenti destinati alla gestione di
posti barca, con ottimi risultati per quanto concerne la professionalità
ed anche la tariffa”. I concessionari demaniali si chiedono inoltre
“quali motivi concorrono a spodestare gli attuali gestori, in favore di
una non meglio identificata Società mista. Una simile gestione in altri
porti, come per esempio quello di Santa Maria di Leuca, risulta deludente
ad un solo anno dalla nascita.” Viene sottolineato inoltre che si vuole
smantellare queste strutture che fino ad ora permettono l’attracco a 700
posti barca per passare a 600. Tante quante ne prevedrebbe il porticciolo
turistico. Inoltre, stando alle dichiarazioni degli addetti ai lavori con
la costruzione del porticciolo si passerebbe, da 100 posti di lavoro a
sette. Sono altresì preoccupati che visto l’incedere veloce della
stagione turistica, diportistica e balneare si trovano davanti a tanti
problemi. Uno dei quali può essere la scadenza prossima della concessione
demaniale la cui competenza è la Capitaneria di Porto di Gallipoli.
Comunque novità per quanto riguarda l’iter burocratico della pratica
portuale non ce ne sono. Anzi pare che a Roma, preso il Ministero il
progetto si sia bloccato. |