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In
occasione dei riti sacri della settimana santa il Dirigente del settore di
Polizia Comunale ha emesso un’ordinanza per regolamentare la
circolazione dei veicoli nel centro storico, con i seguenti divieti:
Giovedì: divieto di circolazione dalle 20,00 alle 24 su tutte le vie del
centro storico, escluse le mura. Inoltre è istituito il divieto di
fermata dalle 17,00 alle 24,00 sulle vie Antonietta De Pace e Duomo, nonché
sulle piazze De Amicis, Duomo e della Repubblica. Dalle 8,00 a mezzanotte
invece, è vietato sostare o fermarsi davanti alle chiese del centro
storico. I divieti del Venerdì sono: quello di fermata dalle 8,00 alle 24
sulla Riviera Nazario Sauro, nel tratto da via Briganti a via Ferrai,
sulle vie Antonietta de Pace, Duomo, piazza De Amicis, Repubblica, riviera
Colombo, da via Patitari a via Zacheo. Sabato il divieto di fermata è
istituito dalle 3,00 alle 12,00 sulla riviera Nazario Sauro,
dall’intersezione con via Presta sino all’intersezione con via Lucio
Cardami, compreso il largo Purità.Dalle 7,00 alle 12,00 su via Antonietta
de Pace, sulle piazze Duomo, de Amicis e della Repubblica; dalle 7,00 alle
12,00 sulla riviera Colombo. Il
comando di Polizia municipale consiglia a tutti gli automobilisti di fare
la massima attenzione magari, per gustare meglio le manifestazioni di
culto e viverli con più partecipazione, sarebbe più conveniente lasciare
la macchina nel garage, a meno che non si è obbligati ad usarla, in
quanto “ai trasgressori saranno comminate le sansioni previste dal
Codice della Strada, i veicoli in sosta sulle strade e sulle piazze
interessate al divieto – si legge nell’ordinanza – saranno rimossi
coattivamente da ditta autorizzata e le relative spese saranno a carico
dei trasgressori”. Insomma per una Pasqua serena e tranquilla è meglio
evitare le multe.
Giovedì Santo
12
aprile 2001
Entrano
nel vivo i riti della settimana santa. Tre giorni intensissimi in
cui si rievoca la morte e passione di Cristo attraverso tradizioni
secolari e che esprimono chiaramente la devozione del popolo gallipolino.
Il prologo c’è stato venerdì scorso con la processione della Vergine
Addolorata, che ogni anno muove una marea di fedeli. La Chiesa intanto
nella giornata odierna celebra l’istituzione dell’Eucarestia. Nelle
chiese confraternali e parrocchiali di Gallipoli viene allestito
l’altare della Reposizione, comunemente detto “Sepolcro”. Un rito
questo assai antico se si pensa che la Confraternita del Rosario lo
celebra fin dalla seconda metà del 1500, quando era ancora retta dai
frati domenicani. A sera poi, come guidati da una forza interiore, i
fedeli si riversano per le stradine della città vecchia e in silenzio e
nel massimo raccoglimento, danno vita al pellegrinaggio, sostando in
preghiera nelle chiese di San Francesco di Paola (Confraternita di
Santa Maria della Neve), delle Anime, del Rosario, San Luigi, San
Francesco d’Assisi, santa Teresa, Cattedrale Sant’Agata, (queste nel
centro storico), Canneto, Sacro Cuore, Sant’Antonio, San Lazzaro, San
Gabriele (Cappuccini), San Gerardo Maiella (nella città nuova), mentre la
tromba manda squilli laceranti, seguiti dal rullo del tamburo. Viene
annunciato così il passaggio delle processioni degli “incappucciati”.
I vari sodalizi in abito confraternale, a volto coperto in segno di
lutto, processionalmente e con i fedeli salmodianti, si recano ad adorare
il Mistero Eucaristico. Nelle
giornata di Venerdì, invece compare il suono rauco e stridulo della
“trozzula” e la gente si prepara ad accogliere il passaggio delle
processioni del Cristo morto, l’una detta “te l’Urnia” quella del
pomeriggio a cura della Confraternita del Crocefisso, detta dei bottai e
la notte quella di Maria Desolata, organizzata dalla Confraternita di
Santa Maria della Purità, dei bastagi. A proposito di questa Congrega
alcuni giorni fa’ nella chiesa, sede del sodalizio di fronte
all’insenatura omonima nella città vecchia si è tenuto un concerto con
l’esecuzione ad opera del complesso bandistico “Città di
Gallipoli” delle più belle marce dedicate alla Vergine e composte da
autori gallipolini. Nell’occasione i maestri Luigi Solidoro e Antonio
Manzolelli hanno donato alla Confraternita lo spartito di una loro
composizione sacra. Anche don Luciano Solidoro ha voluto fare un omaggio a
Maria Desolata, e ha offerto in dono il testo letterario di un Oratorio
Sacro, (da musicare) da lui scritto e che esprime tutto il pathos,
la dedizione, la fede dell’umile credente che con devozione intercede
presso la Madre dei Dolori. In questa chiesa, da tempo ormai immemorabile,
viene allestita una scena monumentale di uno dei momenti della Passione di
Gesù. Come pure nella chiesa dell’Immacolata, dei sarti, ogni anno
vengono rispolverate alcune scenografie decorate dai fratelli Nocera, nei
primi anni del novecento e raffiguranti alcuni misteri degli ultimi giorni
dolorosi del Cristo. Da qualche anno invece è scomparso, dalla
processione di Maria Desolata, forse per qualche incomprensione, “lu
ssuppiju” cioè l’accompagnamento che la Confraternita del Carmine
faceva all’entrata della processione dal borgo. Una pittura dei primi
del novecento dell’artista gallipolino Giulio Pagliano raffigura
l’evento nel momento in cui i confratelli in abito nero percorrono il
ponte secentesco.
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Lista Margherita
13 aprile 2001
Questi
i nomi dei candidati a consiglieri comunali per la lista Margherita che
comprende i rappresentanti del Partito Popolare Italiano, Rinnovamento
Italiano, UDEUR e Democratici: Francesco Bianco, già consigliere comunale
nel 1993 con l’allora PDS e capogruppo consiliare, Salvatore Caggiula,
Giorgio Casalino consigliere comunale uscente per il PPI e presidente
dell’assemblea consiliare, Gianfranco Conte Assessore alle finanze nel
1993, Antonello Cortese, Mario De Rinaldis, Vita Di Bernardo, Salvatore
Ferraro, Adriano Mauro, Stefania Mercuri, Pietro Milazzo, Roberto
Novembre, Mario Pagliarini, Cosimo Perrone, Cosima Picciolo detta Ada in
Barrecchia, Giuseppe Piro, Nicola Ripa, Vincenzo Scigliuzzo, Antonio Sergi,
Vincenzo Spinola.
Presentazione della Margherita
13 aprile 2001
Il
via alla presentazione delle liste lo dà la Margherita, costituitasi a
Gallipoli proprio in questi giorni, con l’apporto del Partito Popolare
Italiano, Democratici, Rinnovamento Italiano e Udeur, approfittando della
concomitanza delle elezioni Politiche con quelle comunali. Presente ala
Conferenza stampa il candidato sindaco del centro sinistra Biagio Palumbo,
i delegati alla presentazione della lista Roberto Piro e Cosimo Corciulo,
Salvatore Ferraro coordinatore cittadino dei Democratici e Nicola Ripa per
Rinnovamento. Oltre naturalmente ai candidati. Una
lista che presenta tra le file Giorgio Casalino, presidente uscente del
Consiglio Comunale, Gianfranco Conte ex Assessore alle finanze della
Giunta del 1993 e Franco Bianco capo gruppo di quella maggioranza, “Una
lista – dice Corciulo – fatta di persone che rappresentano uno
spaccato della nostra società con la presenza di rappresentanti di tutte
le categorie produttive della città. Il nostro impegno – aggiunge
l’esponente dei Democratici – è di costituire una classe dirigente
per il futuro e che rappresenti un ricambio. Il gruppo della Margherita è
stato creato scientificamente ed arricchito con persone che hanno avuto
esperienza nel campo amministrativo”. Una
squadra dunque di venti persone e con due “allenatori” Cosimo Corciulo
e Roberto Piro in panchina ma che molti si aspettavano di vedere in
campo. “Nonostante le pressioni esterne – dichiara Piro nel suo
intervento – la coalizione del centro sinistra è nata dalla passione
delle persone e questa ci accompagnerà anche dopo. Vogliamo essere
protagonisti nel prossimo scenario politico cittadino e fare in modo che i
giovani si riapproprino della politica e farci carico dei problemi della
città. Noi della Margherita siamo stati i primi a sostenere il candidato
sindaco. Abbiamo scelto una persona estranea al palazzo ma non estranea
alla politica. Una politica però capace di rinnovarsi”. Salvatore
Ferraro nell’esporre la sua diagnosi parla di “un tumore celato da
anni nel cuore del panorama politico gallipolino, che non trovando tessuto
aggredibile nelle aree immediatamente vicine, ha affondato le proprie
trame trasversalmente in ambienti di diversa collocazione politica e di
differente natura sociale”. La terapia secondo Ferraro, intesa come
momento purificatore, potrebbe essere la scelta di “questa consonanza di
forze che si riconosce in Biagio Palumbo” in quanto “questa coalizione
rappresenta adesso la speranza di una svolta trasparente nel governo e
nella cultura politica della città”. L’interrogativo però
più gettonato di questi giorni e fino al momento del ballottaggio, se ci
sarà, è: a chi chiederà i voti Biagio Palumbo se già ha escluso che lo
farà alla “Polis”? ”Noi le elezioni le vogliamo vincere nonostante
le forze avversarie, che tra l’altro sono assai agguerrite. Se si
dovesse andare al ballottaggio, noi che intendiamo la politica come
servizio per i cittadini, ci rivolgeremo agli elettori chiedendo loro di
riconoscersi nel nostro programma”. Il messaggio di Biagio Palumbo è
abbastanza chiaro, il successo e la conquista di Palazzo Balsamo deve
scaturire solamente dai singoli cittadini e non da accordi trasversali.
Intanto la Margherita ha allestito per queste elezioni un sito
internet, messo però a disposizione dai Popolari. Chi volesse scambiare
opinioni, dialogare con il candidato Sindaco e ricevere appunto risposte
lo può fare con www.popolarigallipoli.it
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