Stralci di vita gallipolina
Aprile 2001 - Pag. 7

 
 

La processione "te l'Urnia"

 

13 aprile 2001

La processione “te l’Urnia” prenderà il via questo pomeriggio, intorno alle 18,00 partendo dalle mura di Gallipoli, riviera di scirocco. Ad organizzarla è la Confraternita del Crocefisso insieme a quella degli Angeli. La prima, che è dei bottai con abito confraternale rosso e mozzetta celeste e una corona di spine che cinge la testa degli incappucciati, partecipa con le statue che raffigurano i misteri della passione del Figlio di Dio e con la statua lignea, assai antica, del Cristo morto; il secondo sodalizio, dei pescatori, con abito bianco e mozzetta celeste, con.la statua della Vergine Addolorata.Oggi sono ormai stati aboliti, ma fino a qualche anno fa sfilavano insieme ai confratelli, tutti rigorosamente incappucciati, i penitenti che, o portando delle grosse pietre al collo, o percotendosi la spalla con il cilicio, o camminando scalzi, mortificavano il proprio corpo. Alle tre di sabato è invece la Confraternita della Purità, quella dei bastagi, ad organizzare la processione di Maria Desolata, (cartapesta del settecento) con la statua del Cristo morto, deposto in una bara di oro zecchino. Nei secoli scorsi Cristo morto veniva portato a spalla dagli ebrei presenti a Gallipoli. Si chiedeva loro di espiare il reato di deicidio, perpetrato nei confronti appunto di Gesù. Durante la processione indossavano il tradizionale vestito ebraico a strisce verticali. Per questo motivo, per la rassomiglianza con le livree delle donzelle, piccoli pesci che comunemente vengono chiamati “sciutei” gli ebrei venivano chiamati “li sciutei te la bara”. Oggi il simulacro di Cristo morto viene condotto a spalla dai fedeli, particolarmente devoti a questa pia manifestazione. Il momento più suggestivo e toccante è quando la Vergine e il Figlio morto si incontrano al largo Purità per l’estremo saluto, con il mare a far da sfondo e una folla immensa a far da cornice.

I giochi sono fatti

 

15 aprile 2001

Big Ben ha detto stop! Alle 12,00 in punto di ieri infatti è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali. A Gallipoli c’è stata molta attesa per conoscere quali candidati si contenderanno i venti posti di Consigliere Comunale a palazzo Balsamo. Fino all’ultimo momento si sono registrate rinunce e adesioni. In tutti i partiti. Nessuno escluso. Undici  sono  le liste. Cinque appoggeranno il candidato del centro destra, dottor Giuseppe Venneri, e sono: Forza Italia, CCD, CDU, AN, e Democrazia Europea che ha aderito al programma della Casa delle Libertà negli ultimi giorni. Per il centro sinistra la coalizione è composta da DS, Girasole, che comprende SDI e Verdi, Margherita, composta da PPI, Democratici, Rinnovamento Italiano e UDEUR, che con in candidato sindaco  avvocato Biagio Palombo. Il terzo candidato sindaco è  Antonio Vallebona sostenuto dalla Polis e da Gallipoli Democratica. Inizialmente si era detto che di candidati sindaci ce ne sarebbero stati di più. Poi  le intenzioni sono rimaste solo tali. Intanto non è stato facile arrivare a questi schieramenti e scegliere i candidati sindaci. Molti nomi sono stati bruciati sull’altare di giochi e giochetti politici, di alleanze, di veti, di simpatie, antipatie e inimicizie. Passate e attuali. Non poco si è scritto su quanto accaduto nella coalizione dell’Ulivo più Rifondazione Comunista, che per la prima volta a Gallipoli aderisce al programma della coalizione. sulla scelta del candidato sindaco. Della stessa consistenza sono state le conferme e le smentite  nella  Casa delle Libertà. Sempre sul nome del candidato sindaco. L’unica lista che non ha mai avuto tentennamenti né dubbi sul candidato sindaco è stata la “Polis”. Sin dall’inizio ha fatto sempre un solo nome e quello è rimasto fino alla fine. Le liste dicevamo. Venti candidati per lista. Solo Democrazia Europea ne ha diciassette. Forse l’hanno fatto per scaramanzia. Quello che più di ogni altra cosa salta agli occhi è la “discriminazione” nei confronti delle donne. Da una prima analisi traspare una certa chiusura alle donne. Addirittura Forza Italia ne ha solamente una. Anche se è stata messa a guidare la “compagine” azzurra. Anche il “Girasole” non si è sprecato più di tanto. Una donna anche in questa lista. Tre donne ciascuno ne hanno la “Margherita” e Rifondazione, quattro la lista del CDU, cinque Democrazia Europea e sei il CCD. Cinque donne sono candidate con la Polis e due con Gallipoli Democratica. Un po’ poche, circa il 15 % dei candidati. Tra questi il più giovane ha diciannove anni e il più anziano sessantacinque. Dando un’occhiata alle professioni, si trova di tutto. Dal disoccupato, all’operaio. Dal medico all’infermiere, dall’avvocato all’agronomo, ragioniere, commercialista, pescatore, impiegato, studente, pensionato. Dei Consiglieri uscenti tre sono candidati con i DS, ( Giorgio Trianni, Carmone Giovanni e Cataldi Assunta), uno con il CCD ( Rosario Solidoro), uno con Democrazia Europea (Giuseppe De Pascalis), tre con AN Elio Pindinelli, Giuseppe Barba, Marisa Diamante), tre con Forza Italia (Enzo Benvenga, Attila Piccolo, Emanuele Tricarico), uno con Rifondazione Comunista (Pompeo Demitri), uno con la Margherita (Giorgio Casalino). Chi si aspettava nelle file della Polis qualche consigliere uscente diessino dissidente, è andato deluso. La prima impressione comunque è che ne vedremo delle belle. Specialmente dopo una prima lettura delle liste si può ipotizzare uno scontro di candidati, all’interno di intere famiglie, che concorrono in diverse coalizioni. Insomma ora che questa fase è terminata la parola passerà ai candidati e principalmente ai candidati sindaci. Tutto dipenderà da come sapranno essere credibili nei confronti dell’elettore.

 

Lista di Forza Italia

14 aprile 2001

La lista di Forza Italia è pronta. E’ stata definita con un pizzico di galanteria che in questi casi non guasta mai. Si sa, in guerra e in amore tutto è permesso. In politica, soprattutto  davanti alla assegnazione del posto di capolista si è pronti a qualsiasi “sacrificio”. Anche se ormai il voto si esprime soltanto scrivendo il cognome. Ma il prestigio di essere il numero uno dei venti è sempre una conquista. Davanti però all’unica donna. tutti i candidati hanno fatto un passo indietro. Prego si accomodi! Ed il posto è assegnato d’ufficio a Elisa Spagna. Nuova in tutti i sensi a questo tipo di esperienze. Potrebbe anche darsi che qualcuno avesse fatto un pensierino per quel posto, ma il galateo è pur sempre il galateo.  
Vediamo allora come si schierano gli “Azzurri” di Gallipoli per le prossime elezioni comunali: Elisa Spagna, Antonio Abbate, consigliere comunale e assessore nella  prima Repubblica per la Democrazia Cristiana, Cosimo Alemanno, Alberto Ardito, Paolo Barba, Enzo Benvenga, Assessore nella prima Repubblica e all’opposizione dal 1993, Antonio Capoti ritorna alla politica dopo l’esperienza di circa un decennio fa di consigliere provinciale per il PSI, Giovanni Carrozza, già Consigliere Comunale,  Franco Cataldi, coordinatore cittadino del partito, Luigi Cortese, Giovanni De Matteis, altro ritorno dopo aver fatto l’assessore nella prima repubblica sempre per la DC, Giuseppe De Simone, Salvatore Di Mattina, Francesco Fedele, Luigi Giungato,  politico democristiano da una vita, dopo un periodo di silenzio ritorna alla politica attiva, Giuseppe Perruccio, Attila Cosimo Piccolo, consigliere Comunale uscente, Luigi Spada, Emanuele Tricarico, consigliere comunale uscente, Dario Vincenti assessore comunale nella Giunta di sinistra del 1993, dimessosi in corso d’opera.

 

 

 



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