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La
processione “te l’Urnia” prenderà il via questo pomeriggio, intorno
alle 18,00 partendo dalle mura di Gallipoli, riviera di scirocco. Ad
organizzarla è la Confraternita del Crocefisso insieme a quella degli
Angeli. La prima, che è dei bottai con abito confraternale rosso e
mozzetta celeste e una corona di spine che cinge la testa degli
incappucciati, partecipa con le statue che raffigurano i misteri della
passione del Figlio di Dio e con la statua lignea, assai antica, del
Cristo morto; il secondo sodalizio, dei pescatori, con abito bianco e
mozzetta celeste, con.la statua della Vergine Addolorata.Oggi sono ormai
stati aboliti, ma fino a qualche anno fa sfilavano insieme ai confratelli,
tutti rigorosamente incappucciati, i penitenti che, o portando delle
grosse pietre al collo, o percotendosi la spalla con il cilicio, o
camminando scalzi, mortificavano il proprio corpo. Alle tre di sabato è
invece la Confraternita della Purità, quella dei bastagi, ad organizzare
la processione di Maria Desolata, (cartapesta del settecento) con la
statua del Cristo morto, deposto in una bara di oro zecchino. Nei secoli
scorsi Cristo morto veniva portato a spalla dagli ebrei presenti a
Gallipoli. Si chiedeva loro di espiare il reato di deicidio, perpetrato
nei confronti appunto di Gesù. Durante la processione indossavano il
tradizionale vestito ebraico a strisce verticali. Per questo motivo, per
la rassomiglianza con le livree delle donzelle, piccoli pesci che
comunemente vengono chiamati “sciutei” gli ebrei venivano chiamati
“li sciutei te la bara”. Oggi il simulacro di Cristo morto viene
condotto a spalla dai fedeli, particolarmente devoti a questa pia
manifestazione. Il momento più suggestivo e toccante è quando la Vergine
e il Figlio morto si incontrano al largo Purità per l’estremo saluto,
con il mare a far da sfondo e una folla immensa a far da cornice.
I giochi sono fatti
15 aprile 2001
Big
Ben ha detto stop! Alle 12,00 in punto di ieri infatti è scaduto il
termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali. A Gallipoli
c’è stata molta attesa per conoscere quali candidati si contenderanno i
venti posti di Consigliere Comunale a palazzo Balsamo. Fino all’ultimo
momento si sono registrate rinunce e adesioni. In tutti i partiti. Nessuno
escluso. Undici sono le liste. Cinque appoggeranno il
candidato del centro destra, dottor Giuseppe Venneri, e sono: Forza
Italia, CCD, CDU, AN, e Democrazia Europea che ha aderito al programma
della Casa delle Libertà negli ultimi giorni. Per il centro sinistra la
coalizione è composta da DS, Girasole, che comprende SDI e Verdi,
Margherita, composta da PPI, Democratici, Rinnovamento Italiano e UDEUR,
che con in candidato sindaco avvocato Biagio Palombo. Il terzo
candidato sindaco è Antonio Vallebona sostenuto dalla Polis e da
Gallipoli Democratica. Inizialmente si era detto che di candidati sindaci
ce ne sarebbero stati di più. Poi le intenzioni sono rimaste solo
tali. Intanto
non è stato facile arrivare a questi schieramenti e scegliere i candidati
sindaci. Molti nomi sono stati bruciati sull’altare di giochi e
giochetti politici, di alleanze, di veti, di simpatie, antipatie e
inimicizie. Passate e attuali. Non poco si è scritto su quanto accaduto
nella coalizione dell’Ulivo più Rifondazione Comunista, che per la
prima volta a Gallipoli aderisce al programma della coalizione. sulla
scelta del candidato sindaco. Della stessa consistenza sono state le
conferme e le smentite nella Casa delle Libertà. Sempre sul
nome del candidato sindaco. L’unica lista che non ha mai avuto
tentennamenti né dubbi sul candidato sindaco è stata la “Polis”. Sin
dall’inizio ha fatto sempre un solo nome e quello è rimasto fino alla
fine. Le
liste dicevamo. Venti candidati per lista. Solo Democrazia Europea ne ha
diciassette. Forse l’hanno fatto per scaramanzia. Quello che più di
ogni altra cosa salta agli occhi è la “discriminazione” nei confronti
delle donne. Da una prima analisi traspare una certa chiusura alle donne.
Addirittura Forza Italia ne ha solamente una. Anche se è stata messa a
guidare la “compagine” azzurra. Anche il “Girasole” non si è
sprecato più di tanto. Una donna anche in questa lista. Tre donne
ciascuno ne hanno la “Margherita” e Rifondazione, quattro la lista del
CDU, cinque Democrazia Europea e sei il CCD. Cinque donne sono candidate
con la Polis e due con Gallipoli Democratica. Un po’ poche, circa il 15
% dei candidati. Tra questi il più giovane ha diciannove anni e il più
anziano sessantacinque. Dando un’occhiata alle professioni, si trova di
tutto. Dal disoccupato, all’operaio. Dal medico all’infermiere,
dall’avvocato all’agronomo, ragioniere, commercialista, pescatore,
impiegato, studente, pensionato. Dei Consiglieri uscenti tre sono
candidati con i DS, ( Giorgio Trianni, Carmone Giovanni e Cataldi
Assunta), uno con il CCD ( Rosario Solidoro), uno con Democrazia Europea
(Giuseppe De Pascalis), tre con AN Elio Pindinelli, Giuseppe Barba, Marisa
Diamante), tre con Forza Italia (Enzo Benvenga, Attila Piccolo, Emanuele
Tricarico), uno con Rifondazione Comunista (Pompeo Demitri), uno con la
Margherita (Giorgio Casalino). Chi si aspettava nelle file della Polis
qualche consigliere uscente diessino dissidente, è andato deluso. La
prima impressione comunque è che ne vedremo delle belle. Specialmente
dopo una prima lettura delle liste si può ipotizzare uno scontro di
candidati, all’interno di intere famiglie, che concorrono in diverse
coalizioni. Insomma ora che questa fase è terminata la parola passerà ai
candidati e principalmente ai candidati sindaci. Tutto dipenderà da come
sapranno essere credibili nei confronti dell’elettore.
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Lista di Forza Italia
14 aprile 2001
La
lista di Forza Italia è pronta. E’ stata definita con un pizzico di
galanteria che in questi casi non guasta mai. Si sa, in guerra e in amore
tutto è permesso. In politica, soprattutto davanti alla
assegnazione del posto di capolista si è pronti a qualsiasi
“sacrificio”. Anche se ormai il voto si esprime soltanto scrivendo il
cognome. Ma il prestigio di essere il numero uno dei venti è sempre una
conquista. Davanti però all’unica donna. tutti i candidati hanno fatto
un passo indietro. Prego si accomodi! Ed il posto è assegnato d’ufficio
a Elisa Spagna. Nuova in tutti i sensi a questo tipo di esperienze.
Potrebbe anche darsi che qualcuno avesse fatto un pensierino per quel
posto, ma il galateo è pur sempre il galateo.
Vediamo
allora come si schierano gli “Azzurri” di Gallipoli per le prossime
elezioni comunali: Elisa Spagna, Antonio Abbate, consigliere comunale e
assessore nella prima Repubblica per la Democrazia Cristiana, Cosimo
Alemanno, Alberto Ardito, Paolo Barba, Enzo Benvenga, Assessore nella prima Repubblica e all’opposizione dal 1993, Antonio Capoti
ritorna alla politica dopo l’esperienza di circa un decennio fa di
consigliere provinciale per il PSI, Giovanni Carrozza, già Consigliere
Comunale, Franco Cataldi, coordinatore cittadino del partito, Luigi
Cortese, Giovanni De Matteis, altro ritorno dopo aver fatto l’assessore
nella prima repubblica sempre per la DC, Giuseppe De Simone, Salvatore Di
Mattina, Francesco Fedele, Luigi Giungato, politico democristiano da
una vita, dopo un periodo di silenzio ritorna alla politica attiva,
Giuseppe Perruccio, Attila Cosimo Piccolo, consigliere Comunale uscente,
Luigi Spada, Emanuele Tricarico, consigliere comunale uscente, Dario
Vincenti assessore comunale nella Giunta di sinistra del 1993, dimessosi
in corso d’opera.
Visita
"Osservatorio
sul
Salento"
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