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Giovedì
grasso: ormai il Carnevale sta agli sgoccioli. E veramente non sono molti
in città ad essersene accorti. Si aspettano domenica 25 e martedì 27, le
due giornate conclusive dedicate alla sfilate dei carri e gruppi
mascherati, per dare sfogo all’allegria e alla spensieratezza. Ormai ci
siamo. I carristi hanno ultimato i lavori e sono pronti per il montaggio.
Dalla prossima edizione, con i capannoni ultimati, i cartapestai potranno
lavorare direttamente sul pianale e uscire dagli hangar con il carro tutto
montato.
Quattro
sono i carri che si daranno battaglia per la conquista della palma del
migliore. Un quinto, messo a disposizione del Comitato, ospiterà il
gruppo brasiliano “Copa Cabana do’ Brazil”. Qualche defezione
comunque tra i carristi c’è, basti pensare al maestro Uccio Scarpina,
ormai assente da tre anni e al vincitore delle ultime due edizioni Umberto
Guaetta. Non manca però l’esordiente: si tratta di Stefano De Rosa che
ha progettato il carro “Centomila, nessuno… ma uno? Lo presenta
insieme ad Antonio Frisenna e Giovanni Pacciolla.
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Il
problema della clonazione umana, sarà
il tema del carro, che è sovrastato da una massa di magma, dal quale
escono personaggi clonati. La
satira politica è trattata da Cosimo Perrone e Franco Monterosso, con
evidenti riferimenti locali e la realizzazione di alcuni personaggi
gallipolini. Il primo presenta “Kalèpolis – L’Odissea”, con
messaggi storico-culturali fin dalla fondazione di Gallipoli e si è
giovato dell’aiuto di Adriano Fiore, Simone Disantacristina, Marco Leo,
Vittorio Perrone, quattro ragazzi questi di scuola media e da Antonio
Leone e Gabriele Giovanni. Il secondo, ormai veterano insieme a Perrone,
presenta “Emergenza totale” con chiaro riferimento alla città di
Gallipoli governata da due personaggi politici dai quali dipenderebbe il
destino . Anche per questo carro hanno collaborato giovanissimi di scuola
media e sono: Sandro e Marco Carrozza, Stefano Spada e Gabriele Cortese.
Il quarto carro tratta un argomento di carattere sociale e
il titolo “C’era una volta…i bambini e le favole” suona
come monito. Il carro è stato realizzato da Umberto Natali e Aldo Chetta,
con l’aiuto di Gabriele Vinci e Antonio Natali.Un gigantesco pinocchio
e una balena fanno rivivere il tempo delle favole che secondo i due
cartapestai non esiste più.
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I Ds
sottoscrivono a d'Alema una larga intesa di coalizione
23 febbraio 2001
Qualcosa
si muove all’interno dei Ds di Gallipoli.
Sembra una semplice scossa di assestamento. almeno per adesso, data
da un gruppo di compagni della locale sezione che “con l’approssimarsi
delle consultazioni politico-amministrative- scrivono in una lettera
inviata all’On.le Massimo D’Alema con la quale chiedono un incontro -
ritengono necessaria una riflessione sulle prospettive di governo e di
programma” .
“Per quel che riguarda la realtà della nostra politica
locale – continua
il documento firmato tra gli altri da Giorgio Trianni Assessore
Provinciale, Giovanni Carmone ex Consigliere Comunale. Paolo Piccolo,
Memè Boellis, Luigi Manno, e Maurizio Trianni segretario della sinistra
giovanile – si registra a tutt’oggi, la mancanza di risultati concreti
nel dare corpo ad una alleanza organica di centro-sinistra”. Secondo i
firmatari della lettera la colpa di tutto ciò sarebbe una “certa
riluttanza nel dare luogo ad un’alleanza tra forze politiche che hanno
svolto ruoli diversi nelle precedenti attività amministrative, anche se
si vuole formalmente dimostrare il contrario”.
Ma
allora a che cosa servono tutte queste riunioni di delegazioni? Giorgio
Trianni e compagni intanto chiedono a D’Alema che “il programma della
coalizione si connotasse di un rinnovamento nei contenuti e nei metodi,
con un candidato sindaco dai solidi principi morali che sia interprete dei
bisogni reali della gente per tradurli poi in fatti concreti, che sia
rispettoso della nostra cittadina e del suo ambiente, tuttora unica vera
risorsa trainante dell’intera economia locale”. Ma perché
si chiederà il lettore questa lettera indirizzata al Presidente
nazionale del Partito? Cosa c’è sotto? Sono le prime scintille di un
fuoco che per tanto tempo ha covato sotto la cenere? “Occorre
recuperare inoltre – conclude la lettera - uno spirito di
collaborazione politica tra i compagni del Partito, che nei fatti, porti
ad un impegno comune, al fine di sostenere le ragioni di una difficile
campagna elettorale”. Gli incontri dei delegati dei partiti comunque
vanno avanti. L’ultimo è stato mercoledì. All’ordine del giorno
c’era la stesura del documento programmatico che
sarebbe stato approntato. Ora passerà all’esame delle segreterie
cittadine. Sembra che da parte delle componenti del centro sinistra ci sia
la volontà di arrivare ad un accordo. O invece c’è davvero
“riluttanza” per l’accordo così come paventano Trianni, Carmone,
Piccolo ed altri?
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Sono
state gettate le basi, per le prossime edizioni della manifestazione
carnascialesca, nella conferenza stampa di ieri sera organizzata dalla
Movimedia s.r.l. in qualità di partner del Carnevale di Gallipoli nella
sala Sant’Angelo, alla presenza dell’Assessore Provinciale al Turismo
Vincenzo Marra, Gino Cuppone Presidente dell’Associazione del Carnevale,
Giuseppe Coppola Vice presidente dell’APT di Lecce e Antonio Della
Rocca, in rappresentanza della Movimedia. Esse dovranno essere
all’insegna della promozione turistica, rappresentare uno sbocco
occupazionale, e che contribuiscano, secondo l’assessore provinciale
Vincenzo Marra principalmente alla destagionalizzazione del turismo e a
rilanciare l’indotto della economia salentina superando come prima cosa
i campanilismi. Quindi una consociazione tra i vari comuni
dell’hinterland gallipolino. L’impegno che l’assessore provinciale
Marra in poche parole si è assunto è quello di sensibilizzare e
stimolare gli altri comuni alla creazione di un Consorzio.
Intanto
per il prossimo anno i carristi avranno i tanto sospirati capannoni. ”Ed
è il primo passo- dice Gino Cuppone, – per un Carnevale di qualità.Avere
i capannoni vuol dire che i carristi potranno lavorare per un anno intero,
con il vantaggio di veder sfilare sul corso Roma otto carri (tanti infatti
saranno i capannoni). Solo
così i nostri carta pestai potranno veramente gareggiare in bravura con i
maestri di Viareggio e Putignano.” A tutto vantaggio si intende dello
spettacolo e del prodotto da offrire agli sponsor.
Secondo però l’Azienda di promozione turistica ci
vuole qualcosa che differenzi
dagli altri il Carnevale di Gallipoli
”Solo così - spiega Giuseppe Coppola – il nostro Carnevale
potrà reggere il confronto con altre città. E’ necessario che il
Carnevale ritorni ad impossessarsi del Centro storico di Gallipoli.E’
importante ritornare ai periodi in cui “lu titoru” girava per le
stradine della città vecchia. Ripristinare i festini nelle “curti” al
ritmo della pizzica-pizzaca”. Insomma un ritorno all’antico per
conquistare il mercato turistico del terzo millennio. Magari ritornare a
quando, a mezzanotte in punto il campanone di San Francesco d’Assisi,
rintoccava i dodici colpi e tutti si toglievano la maschera a
simboleggiare la fine del carnevale. |