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Sette
gli assessori della nuova Giunta che amministrerà Gallipoli per cinque
anni. Conosciamoli uno per uno. Oggi tocca ad Elio Pindinelli, vice
sindaco con delega all’Urbanistica, Edilizia residenziale e Pubblica,
centro storico e Cultura.
Assessore,
Gallipoli aveva veramente bisogno di essere ridisegnata come in parte è
stato fatto dalla passata Amministrazione? “Avere un progetto di
sistemazione urbanistica significa avere le idee chiare innanzitutto su
quali sono le emergenze, o meglio le valenze ambientali del proprio
territorio. Significa poi capire appieno il disegno territoriale che è
configurato dalle traiettorie viarie, dalle line di trasporto e di
collegamento. Ciò fatto occorre impostare uno sviluppo compatibile per la
città e ciò vuol dire ridisegnare al meglio le vie di comunicazione, i
luoghi degli insediamenti produttivi ed affiancare da violenze o da scelte
che ne limitino la fruizione, l’ambiente e tutte le emergenze storico
-culturali e artistiche della città”.
Cosa
significa fare Urbanistica? “Fare urbanistica per me e per noi
amministratori significa pensare politicamente ad un riassetto del
territorio capace di innescare il meccanismo delle opportunità che sono
legate agli insediamenti turistici, artigianali che interagiscono con una
qualità della vita e con la capacità di fare diventare tra ente,
nell’ambito della economia locale il patrimonio culturale e ambientale
del territorio”.
Per
quanto riguarda il Piano di Espansione di Edilizia Popolare Peep 2 e 3
sono stati ripetuti gli stessi errori della 167 e Gescal di via Cagliari
“E lo dice proprio a me! Dal 1993 predico che la procedura deve essere
inversa, non prima la concessione dell’area e poi la urbanizzazione. Le
problematiche legate ai nuovi insediamenti saranno visti anche sotto il
profilo urbanistico ai fini di una ottimale sistemazione e ove occorra di
riqualificazione urbana di tutte le aree interessate.
Quale
sarà il primo provvedimento in favore dell’edilizia popolare?
“Posso già anticipare che sto lavorando alla definizione del nuovo
bando integrativo per l’assegnazione delle case Popolari che è
propedeutico alla acquisizione dei fondi per la costruzione di nuovi
alloggi. Rammento che la mancata emanazione del bando integrativo ha già
fatto perdere a Gallipoli tre miliardi e mezzo, facendo vanificare la
possibilità di costruire almeno cento nuovi alloggi popolari”.
Parliamo
del Centro storico che è sempre più degradato.
“Il
primo obiettivo che riguarda il Centro storico è quello di proseguire
nella attivazione di tutti i servizi igienico -sanitari, riportando ordine
innanzitutto negli attraversamenti aerei di linee telefoniche ed
elettriche, con la collaborazione dei gestori di quei servizi. Poi vi è
il problema della ribasolatura e della regolamentazione del colore ed
interventi edilizi concepiti come restauro funzionale, delle insegne e
della segnaletica. Infine, ma non per ultimo, metteremo ordine nella
viabilità che non può assolutamente interferire con il concetto di
vivibilità complessiva del centro storico”.
Lei
da tutti è riconosciuto Uomo di cultura. Quali i provvedimenti a favore
della Cultura? “Per prima cosa il museo va restituito alla fruizione
pubblica e la Biblioteca Comunale deve essere ripensata in termini di
servizi culturali, riqualificando il contesto edilizio di riferimento in
una logica di interazione. Mi riferisco al Museo, all’ex Chiesa
Sant’Angelo, all’ex Pretura. Il teatro Garibaldi và pensato come
fruizione ottimale che investirà una necessaria scelta in campo
gestionale. Infine il Castello deve entrare in una necessaria logica di
Centro Polifunzionale dell’arte e della Cultura rideterminando spazi e
possibilità nuove per chi opera nel campo teatrale, artistico e
culturale”.
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Sophia Loren al Premio Barocco
1 giugno 2001
Per
il Premio Barocco di quest’anno è stato progettato un palco regale per
accogliere le personalità del mondo dello spettacolo, della cultura, e
della Scienza. La trentaduesima edizione si annuncia stratosferica. Un
personaggio su tutti: Sophia Loren. Ormai è sicuro: i gallipolini e i
cinquantamila spettatori e passa che il 29 di questo mese assieperanno
l’area portuale, potranno ammirarla dal vivo. Dicevamo del palco: lo ha
progettato Armando Nobili, uno dei più grossi scenografi italiani in
circolazione. Misurerà 500 metri quadrati e costerà 600 milioni. La
realizzazione della struttura sta avvenendo in loco con maestranze
salentina guidate dal professore Marcello Lo Basso. Saranno impiegati 15
metri cubi di legname, 700 metri di slim (tubolare di luci al neon),
numerosi quintali di carton gesso, cartapesta e un’enormità di luci,
fari e un impianto audio che saranno curati dall’ABC di Roma di Massimo
Ferrauti. Sul lato destro di chi guarda verrà montato una facciata di una
chiesa barocca, alta quindici metri, a simbolo della terra che ospita la
manifestazione.Tra le quinte sarà attivo un back-stage, inoltre camerini
per i premiati e gli artisti. La struttura sarà pronta e consegnata alle
maestranze RAI il 21 giugno per le prime prove. Quest’anno il premio
Barocco si arricchisce di un momento culturale di grande prestigio
internazionale. Il Presidente del Premio Fernando Cartenì ha siglato, con
grande soddisfazione per esserci riuscito, un accordo con la Philip Morris,
per far arrivare a Gallipoli, proveniente da New York, la mostra
fotografica sulla donna “LIVING WITH THE EMERY” di Donna Ferrato. Le
opere fotografiche, dal valore di circa un miliardo, saranno esposte nella
Biblioteca Sant’Angelo con la presenza di numerosi giornalisti
stranieri. Intanto la struttura due dell’area di trattenimento di RAI
UNO ha già comunicato alla Nibbio srl di Nello Marti, che cura la
produzione televisiva e a Fernando Cartenì, che il Premio Barocco 2001
andrà in onda come previsto da palinsesto, su Rai 1 il 29 giugno in prima
serata, per la durata di circa 140 minuti. Per due ore e venti quindi
l’immagine di Gallipoli verrà irradiata in tutta Italia. Non solo,
quest’anno in diretta via Satellite, la trasmissione verrà trasmessa
anche da Rai International. “Per pagare alcuni spot di pochissimi minuti
– dice il presidente Cartenì, amareggiato ma orgoglioso che questa sua
creatura sia cresciuta così tanto – altre Regioni pagano fior di
milioni. Noi invece continuiamo a divulgare nel mondo, attraverso le
immagini televisive, le bellezze della nostra terra. Ed invece, ancora ci
sono titubanze e calunnie nei mie confronti. Se i Gallipolini capissero
che in mano hanno un gioiello di inestimabile valore, allora potrebbero
essere più riconoscenti per quelli che operano. Anche perché è bene che
lo si capisse una buona volta per tutte, io e i miei collaboratori, siamo
operatori turistici. Questo è il nostro lavoro. Io comunque sono sereno
per la collaborazione e il sostegno economico degli Enti
pubblici”. |