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Partono
inaspettatamente i primi siluri all’indirizzo della Giunta Comunale,
nominata giovedì scorso dal Sindaco Giuseppe Venneri. Sono bordate
sparate da Franco Cataldi, quindi dall’interno, che fino ad oggi è il
Coordinatore cittadino di Forza Italia. Cataldi in pratica contesta e
rifiuta il metodo seguito da Giuseppe Venneri, per la formazione della
Giunta stessa e non accetta che il sindaco dichiari alla stampa che “è
stata una decisione presa collegialmente insieme con i partiti”. “Per
amore di verità, voglio ricordare al Sindaco Giuseppe Venneri –
spiega Franco Cataldi in una nota - che durante tutte le trattative a
tutt’oggi il Coordinamento cittadino di Forza Italia, che io coordino
non si è mai riunito nemmeno una volta. Solo io ero e resto, fino a prova
contraria, l’unico deputato a trattare, in quanto ancora alla guida del
partito che mi onoro ufficialmente di rappresentare”. Ma allora gli
incontri avvenuti e le trattative per determinare le deleghe? “Le scelte
che il sindaco ha fatto in merito alla giunta sono state fatte solamente
dal primo cittadino in piena autonomia e delle stesse se ne assume e se ne
assumerà completamente le responsabilità”. Comunque per dovere di
cronaca è la stessa legge che assegna al Sindaco piena autonomia nella
scelta degli assessori. Se queste però sono le premesse, senza che ancora
si sia insediato il Consiglio Comunale, che succederà quando la
maggioranza avrà a che fare anche con le bordate dell’opposizione? Già
tra i “fuochisti” qualcuno parla di squilibrio fra le deleghe.
Addirittura alcune voci riferiscono che l’assessorato ai Lavori Pubblici
sia svuotato di competenze. Non si capisce bene però se il problema sta
nella forma o nella sostanza. Se il problema sono gli Assessori nominati
oppure il modo con cui sono stati nominati. “Io avrei preferito vedere
tra gli Assessori nomi ben suffragati tra i candidati - dice Franco
Cataldi nel suo intervento. Componenti nominati assessori, sono da me
sconosciuti fisicamente e professionalmente. Senza parlare della avvenuta
svendita di Forza Italia. Nessuno ha tenuto conto che Giuseppe Venneri è
il Sindaco di tutti” Franco Cataldi nella nota contesta tra l’altro
come sia avvenuta la ripartizione degli assessori. Forza Italia alla luce
del risultato elettorale secondo lui avrebbe meritato maggiore
considerazione. Eppure tutto sembrava tranquillo e niente faceva presagire
che il fuoco covava sotto la cenere. Certo qualche scaramuccia c’era
stata qualche giorno prima della comunicazione ufficiale degli Assessori.
Enzo Benvenga, escludendo però che parlasse per proporre il suo nome,
aveva dichiarato che non era corretto penalizzare i consiglieri più
suffragati e che quindi bisognava sentirli. Probabilmente però la
protesta ha radici ben più profonde e non ci sarebbe da escludere che
Franco Cataldi sia appoggiato in questa azione da qualcuno che abbia
interesse a seminare zizzania. Certo la scelta di Giuseppe Venneri a
candidato sindaco per qualcuno non è stata delle più indolori. Se si
pensa che, prima che il CdL confluisse in Forza Italia, il candidato più
accreditato per il Centro destra era Vincenzo Barba. Questi, per “amor
di patria” si ritirò improvvisamente ma spontaneamente, questa almeno
la versione ufficiale, e in un suo intervento alla stampa aveva dichiarato
piena disponibilità e appoggio al candidato sindaco Venneri “Farò da
tramite – aveva detto - per far arrivare la Casa delle Libertà in
armonia, compatta e unita alle Elezioni Comunali”. A questo punto non si
sa bene cosa possa accadere. Sono soltanto esternazioni scritte di un
Coordinatore cittadino del partito che ha vinto le elezioni e che prova
delusione e rabbia per non aver preso parte attiva, come il suo ruolo
esigeva, stando alle sue dichiarazioni, e che lasceranno il tempo che
trovano oppure sotto c’è dell’altro e magari dopo questa scintilla,
divamperà l’incendio?
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Intervista a Giuseppe Coppola
2 giugno 2001
Giuseppe
Coppola, nella nuova Giunta Comunale ricopre la carica di Assessore al
Turismo, Demanio ed attività produttive. In una città a vocazione
turistica, la delega è tra le più importanti.
Assessore,
partiamo dal Demanio che in passato ha creato non pochi problemi all’
Amministrazione Comunale, con conflitti tra istituzioni.
“Questo
non accadrà più. Oltretutto il passaggio di competenze dalla Capitaneria
alla Regione Puglia e di conseguenza al Comune, rappresenta un momento
significativo di raccordo ed intesa fra gli operatori del settore e
dell’Amministrazione Comunale. Mi preme innanzitutto ringraziare i
concessionari demaniali, per il contributo dato fino ad oggi per lo
sviluppo della città. E’ indubbio che gli stabilimenti balneari, al
pari di qualsiasi altra attività commerciale della città, sono i
principali tasselli di questo mosaico di attività, che devono ruotare
intorno alle attività ricettive, per dare un quadro di insieme adeguato
all’immagine di una città turistica degna di questo nome”.
Ci
anticipi il primo intervento a favore della categoria.
“Il
primo provvedimento che prenderemo per tutti i concessionari degli
stabilimenti sarà l’adozione del piano spiagge”.
Lei
Assessore eredita una Gallipoli ormai conosciutissima in Italia e
all’estero, quindi….
“L’essere
famosi come nome a volte può essere controproducente se alla base non
esiste una preparazione generale adeguata, sia da parte del privato ma
anche e soprattutto da parte del pubblico. Dalle notizie apparse
ultimamente sulla stampa è emersa, forse anche un po’ a torto, una
scarsa qualità dei servizi offerti ai turisti che arrivano a
Gallipoli. Il nostro obiettivo sarà dunque quello di migliorare ed
adeguare alle esigenze di chi viene nella nostra città tutti i servizi
per un soggiorno confortevole. Convinti come siamo che non esiste
pubblicità migliore di quella che fa il turista, che rimane
contento e soddisfatto.
Cosa
manca alla città per il classico salto di qualità?
“Il
Programma dell’Amministrazione Comunale è stato prevalentemente
progettato intorno al comparto turistico come settore trainante
dell’economia gallipolina, capace di produrre nuovi posti di lavoro. Il
quadro attuale della città vede 220.000 presenze annue con 3.000 posti
letto, di cui solo 1.100 in strutture alberghiere. Ciò significa che
occorre diversificare l’offerta ricettiva compatibilmente con una
adeguata scelta urbanistica al fine di rendere Gallipoli stazione
appetibile non solo come località balneare”.
Ha
in serbo qualche novità?
“Per
prima cosa interverremo a livello amministrativo e renderemo l’ufficio
turismo del Comune in grado di competere e di essere altamente propositivo
nei confronti di altre strutture, sia pubbliche che private. Si rende
indispensabile, potenziarlo, tale da organizzare un ufficio con più unità
e con specifiche professionalità”.
Parliamo
delle attività produttive.
“A
Gallipoli non esistono solo operatori turistici e commercianti, ma anche
altre attività produttive che contribuiscono alla economia del
territorio. Esistono mestieri antichi che meritano attenzione perché
rappresentano la storia e la cultura di questa città. In funzione di
questo il programma amministrativo del Sindaco e della coalizione ha posto
grande attenzione in particolare alle nuove attività produttive che
vorranno essere intraprese dai giovani”. |