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Giuseppe
Venneri, ufficialmente è il Sindaco di Gallipoli. La proclamazione
ufficiale è avvenuta ieri pomeriggio da parte del dott. Mario Fiorella
Presidente della Commissione elettorale Centrale. Ancora quindi pochi
giorni di pazienza e ci sarà l’insediamento su Palazzo Balsamo insieme
a tutto il Consiglio Comunale, non appena la Commissione, che sta ancora
esaminando i ricorsi presentati da alcuni candidati eletti e non eletti,
proclamerà l’elezione dei Consiglieri Comunali. “In questo momento
per me di grande gioia mi sia consentito rivolgere un plauso e un
ringraziamento a tutti i componenti della coalizione per aver mantenuto
durante la campagna elettorale, tutti indistintamente, una compattezza,
caratterizzata da un comportamento composto e corretto politicamente, fino
ad oggi. Tengo inoltre a precisare – aggiunge Giuseppe Venneri – che
per quanto riguarda la nomina degli assessori non ho ricevuto alcuna
pressione da parte di alcuno. Ora la cosa che più preme sia a noi ma
principalmente ai cittadini è di amministrare questa città con serenità,
tutti insieme. E’ ora di sciogliere gli ormeggi e portare la “nave”
a navigare per cinque anni verso un avvenire più roseo”. Ma in città
tiene banco l’argomento sulla nomina degli assessori. La volontà di
Giuseppe Veneri di nominare assessori persone estranee ai Consiglieri e
alle liste in generale, ha trovato vasti consensi tra i Consiglieri
Comunali, ma non unanimità. Ieri i quattro consiglieri più suffragati,
Di Mattina, Solidoro, Barba e De Marini avevano dichiarato piena
accettazione della tesi del Sindaco. Oggi Enzo Benvenga ed Antonio
Crisogianni, in qualche modo dissentono, “sul principio” che secondo i
due sarebbe da rivedere. “Premesso che personalmente non sono
interessato ad alcun incarico in giunta – dice Enzo Benvenga Consigliere
Comunale riconfermato nella lista di Forza Italia – non ritengo che sia
utile per il paese non utilizzare a priori in giunta eventuali risorse
umane presenti in Consiglio Comunale”. Secondo Benvenga sarebbe “una
quasi punizione” nei confronti di chi tecnicamente può essere utile
alla città non utilizzarlo. “L’elezione a Consigliere Comunale –
secondo Antonio Crisogianni eletto per il CCD - per chi è stato
eletto dai cittadini non deve essere limitativo, ma deve
rappresentare un valore aggiunto per eventuali cariche aggiuntive”
Venneri però si limita a ricordare cosa stabilisce la 142/90. E cioè il
legislatore ha voluto scindere il potere politico da quello
Amministrativo. Il primo è affidato al Consiglio Comunale, il secondo al
Sindaco e agli assessori ai quali sono riservate le scelte amministrative.
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Offerta del governo: pc per gli studenti!
22 maggio 2001
Alla
grande operazione governativa “PC per gli studenti” ha aderito come
anche Internet Cafè, ma già
da un paio di mesi con il lancio dell’iniziativa in tutte le scuole di
Gallipoli, anche la “Tecnoufficio” di piazza Giovanni XXIII,
rivenditore autorizzato ATHENA. Ma non è tutto. La formula attivata dalla
Presidenza del Consiglio prevede l’acquisto del computer solo per le
prime classi delle scuole superiori attraverso la richiesta ad una banca
di un “prestito d’onore” di 1.440.000, giusto il costo del computer.
L’Athena, tramite la Tecnoufficio estende i vantaggi all’intera
popolazione scolare. Dagli alunni delle elementari a quelli
dell’università. Dagli insegnanti al personale non docente. Per
informazioni telefonare allo 0833 263132.
Venneri
accelera i tempi
23
maggio 2001
Non
perde tempo il Sindaco neo eletto del Comune di Gallipoli, Giuseppe
Venneri. Dopo la proclamazione ufficiale di martedì pomeriggio ieri
mattina la presa di possesso a Palazzo Balsamo dove è avvenuto
l’incontro con i capi dipartimento, per prendere i primi approcci con i
dirigenti e conoscere la situazione. E stando al programma illustrato in
un opuscoletto e distribuito durante la campagna elettorale una delle
prime innovazioni della nuova Giunta riguarderà “la struttura Comunale
e servizi al cittadino” nell’ambito del quale è stata programmata
“una seria ristrutturazione degli uffici comunali”. Visto poi che la
struttura dovrà agire in sinergia con gli organi politici (Consiglio
Comunale) e Amministrativi (Sindaco e Giunta) ecco allora che si renderà
necessario attivare “una riorganizzazione dei servizi, tale che sia
funzionale a raggiungere l’obiettivo della efficienza e della
modernizzazione” e che sia “capace di recuperare legalità e
trasparenza all’azione amministrativa”. Se a destra però si pensa
lavorare per formare la squadra di sette assessori che affiancheranno il
Sindaco nella quinquennale azione amministrativa, alla guida di Gallipoli,
a sinistra tornano ad incontrarsi le forze politiche che hanno sostenuto
il candidato sindaco Biagio Palumbo per la nomina del capogruppo
consiliare. L’incontro c’è stato nella tarda serata di ieri e sembra
certo che la designazione, come forse è giusto che sia, cadrà sulla
persona di Palumbo Il segretario cittadino dei DS, Marcello Strazzeri
intanto, cade dalle nuvole, alla notizia apparsa sulla stampa, che sarebbe
lui a succedere ad Umberto Uccella, nella guida della Segreteria
Provinciale. E’ una notizia priva di fondamento, secondo Strazzeri e
anzi lo stesso non vedrebbe l’ora di dedicarsi completamente ai suoi
studi. Per adesso è impegnato a traghettare il partito della Quercia di
Gallipoli al rinnovo del tesseramento e poi alla costituzione ed alla
elezione del Segretario e del Direttivo. All’analisi del dopo voto
partecipano, anche se a scoppio ritardato, i Comunisti Italiani, sezione
Gramsci di Gallipoli e addebitano “la disfatta delle amministrative”
per il centro sinistra “soprattutto alla concomitanza delle politiche ed
alla importanza simbolica che ha coinvolto il nostro collegio camerale”.
In pratica, secondo la nota del partito, la campagna elettorale per
l’elezione a Deputato di Massimo D’Alema avrebbe distolto l’elettore
dal pensare ai problemi locali e non avrebbe permesso “ad ognuno di
potersi dispiegare al meglio e con l’ausilio delle migliori individualità,
delle proprie idee ed istanze di politica locale”. I comunisti Italiani
qui a Gallipoli si sono schierati con la lista civica della Polis, la cui
scelta “non è scaturita dalla svendita degli ideali”. Sono peraltro
fermamente convinti che “senza l’apporto “civico”, D’Alema e
Manieri, sarebbero stati a rischio e senza quelle stesse liste (Polis e
Gallipoli Democratica), il consenso avuto dal centrodestra sarebbe stato
più facile ed ampio”. |