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Le
riunioni tra il sindaco Giuseppe Venneri, gli esponenti politici cittadini
del CCD, CDU, AN e Forza Italia e i consiglieri comunali che compongono la
coalizione di maggioranza si susseguono ormai a ritmo serrato. Venerdì
sera il Sindaco ha incontrato i dodici neo eletti che sosterranno la
Giunta. All’ordine del giorno la composizione della giunta, la
presidenza del Consiglio e le commissioni consiliari. Insomma si è
parlato di tutto l’organigramma della nuova Amministrazione Comunale.
Decisione nessuna. “Insieme ai partiti, che fra l’altro hanno
dimostrato piena disponibilità – dice Giuseppe Venneri – stiamo
lavorando all’unisono per varare la Giunta quanto prima. Siamo quasi
pronti. Entro l’inizio della prossima settimana sarà tutto a posto”.
Di proposte stando ad alcune indiscrezioni ne sono state fatte tante. Fra
tutte due: la prima è quella di mettere nel piatto della suddivisione
delle cariche anche la presidenza del Consiglio e la delega di vice
sindaco. In questo modo si avrebbero nove deleghe. Sette assessori più la
delega di vice sindaco e la carica di Presidente del Consiglio. Da darne
due a testa per ogni partito, a prescindere della consistenza numerica in
fatto di voti. La seconda proposta riguarda la suddivisione degli
assessori in maniera proporzionale. E cioè a secondo di quanti
consiglieri un partito ha espresso. In questo modo a Forza Italia
andrebbero tre assessori, e due a testa sia al CCD che ad Alleanza
Nazionale. Il CDU rimarrebbe al palo. Ma sicuramente, se passasse questa
tesi, gli verrebbe assegnata la carica di Presidente del Consiglio, carica
che pare sia destinata ad Elio Pindinelli ritenuto, un po’ da tutti
abbastanza esperto per ricoprirla. Per quanto riguarda le voci sui nomi
degli assessori ce ne sono tante e tutte in libertà. Pertanto prima di
martedì non si farà nulla in quanto Giovanni De Marini sarà impegnato a
Roma nella Direzione Nazionale del partito. L’altro argomento affrontato
nella riunione di venerdì sera è stato quello riguardante la scelta
degli assessori, esterni agli eletti. L’idea era stata del Sindaco. I
quattro più suffragati avevano condiviso completamente la decisione ma
non trovava d’accordo, ne’ Enzo Benvenga di Forza Italia ne’ Antonio
Crisogianni del CCD. I due sostenevano che non era utile escludere a
priori i Consiglieri ed anziché rappresentare per l’amministrazione
“un valore aggiunto utilizzare chi è stato eletto con un vasto
consenso” sembrava “una quasi punizione”. La decisione presa è di
non porre veti preventivamente. E comunque saranno i partiti a presentare
i propri candidati. Insomma se qualche consigliere comunale vuole avanzare
la candidatura ad Assessore ora lo può fare. Sempre che, venga accettata
dal partito di appartenenza. Tutti i Consiglieri di maggioranza intanto lo
hanno escluso, dichiarandosi contenti di rimanere Consiglieri Comunali e
dimostrando in questo modo grande sensibilità nei confronti degli
elettori. Comunque a titolo di cronaca il Consigliere Comunale rimane in
carica cinque anni, l’assessore, nel caso di rimpasto della Giunta,
rischia di essere sostituito e sacrificato sull’altare di una alternanza
che in politica è frequente.
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Assessori, spuntano i primi nomi
28 maggio 2001
La
voce è attendibilissima, ma la notizia non è ancora ufficiale: i sette
tasselli che comporranno la Giunta Comunale sono stati messi ognuno al
proprio posto. La “torta” è stata suddivisa ed, almeno così sembra,
i partiti hanno accettato la spartizione. A Forza Italia, che è poi il
partito più forte all’interno della coalizione, con sei consiglieri in
Consiglio Comunale, vanno due assessori più la carica di Presidente del
Consiglio, al CCD, che ha due seggi, sono stati assegnati due assessori,
ad Alleanza Nazionale, con tre seggi, sono toccati due assessori più la
delega di vice sindaco, al CDU con un solo seggio, nella Giunta avrà un
assessore. Ma quali sono i papabili? A questo punto le voci cominciano ad
essere le più disparate possibili, senza alcuna conferma. Tanto per
riportare qualche indiscrezione e partendo da Forza Italia, le notizie che
corrono sono che Giuseppe Coppola, operatore turistico, vice presidente
dell’APT di Lecce, dovrebbe essere assessore insieme o al dott. Antonio
De Marini dirigente della USL LE/2 di Maglie, già sindaco di Gallipoli
nella prima Repubblica oppure al figlio Toti De Marini commercialista. La
presidenza del Consiglio dovrebbe essere affidata all’ingegnere Enzo
Benvenga, decano dei Consiglieri Comunali. I due assessori del CCD, stando
sempre alle voci, potrebbero essere, uno l’ingegnere Enzo Maggio cognato
di Sarino Spada e zio di Rosario Solidoro, l’altro Franco Crisogianni,
che nella passata Amministrazione era nella maggioranza del sindaco Fasano,
poi dissociatosi e passato insieme a Solidoro nelle file
dell’opposizione, cugino di Antonio Crisogianni eletto consigliere nelle
file del CCD. Per Alleanza Nazionale, Elio Pindinelli dovrebbe essere
assessore con delega di Vice Sindaco mentre l’altra nomina ad assessore
dovrebbe andare a Marisa Diamante, la prima dei non eletti nella lista di
AN e Consigliere Comunale uscente. In questo caso la giunta si colorerebbe
di rosa e si stabilirebbe un primato per Gallipoli: mai nella storia
amministrativa gallipolina c’era stata una “assessora”. Quello
comunque che la gente si augura è che questo Governo cittadino operi per
il bene di Gallipoli e che duri in carica cinque anni. Per quanto riguarda
le nomine vi sono equilibri che sembrano retti da un filo sottilissimo,
che ad un semplice alito di vento potrebbero essere scombinati. E’
chiaro che queste sono solo voci, e potrebbero essere smentite o
confermate. Le riunioni ancora si susseguono. Ieri sera tardi c’è stata
quella tra il Sindaco e i Consiglieri Comunali di Forza Italia e non è
detto che sia potuto accadere qualcosa, circa le nomination. Comunque
dovrebbe essere l’ultimo incontro. La speranza è che per
l’assegnazione delle deleghe non passino altri dieci giorni. Si
rischierebbe di iniziare l’estate senza amministrazione Comunale.
Oltretutto parrebbe di essere andati indietro nel tempo, quando la
sovranità delle scelte era assegnata ai partiti e non al sindaco. |