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Il
carro allegorico-grottesco “Emergenza totale” di Franco Monterosso
vince la sessantesima edizione del Carnevale gallipolino con un premio di
quindici milioni. Dei gruppi
mascherati adulti il primo premio è andato al gruppo mascherato
“Asterix ed Obelix contro i Romani” con tre milioni, presentato dalla
Attrezzistica di Fernando Rizzello, mentre il primo premio (due milioni)
della categoria ragazzi è stato assegnato al gruppo “Lu culunnatu ppe
lu pergulatu…lu Parcu dasitaratu” allestito dagli alunni
dell’Istituto scolastico comprensivo del quarto polo.
E
così viene archiviata questa edizione, ma non senza qualche punta di
polemica e di protesta. Il costruttore Umberto Natali del carro “E la
favola divenne realtà”, quarto classificato, spalleggiato da qualche
suo collaboratore un po’ più animoso,
rifiuta platealmente il premio, (nove milioni). Grazie
all’intervento tempestivo di Polizia e Carabinieri e degli atleti della
Hiwashita ju jitsu di Luigi Roccadoro che cooperano per il servizio
d’ordine, la calma ritorna sovrana e la sfilata riprende con la solita
allegria. La speranza è che Natali continui ancora a credere nelle
favole. Purtroppo non sempre divengono realtà. Il secondo premio dei
carri, con dodici milioni, è andato a Cosimo
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Perrone
con il carro “Kalepolis 2001 – L’Odissea”, il terzo premio è
stato assegnato al carro “Centomila, nessuno…ma uno?” progettato dal
debuttante Cosimo De Rosa e realizzato insieme ad Antonio Frisenna e
Giovanni Pacciolla.
Questi
gli altri premi : secondo premio dei gruppi mascherati categoria adulti
agli Amici di Via
Malinconico con “La spada nella roccia”: Sono stati costretti a
sfilare senza alcuni elementi in quanto
il carro che li trasportava la
notte scorsa è rimasto con le
gomme a terra. Terzo premio alla “Fiera del West” della Azione
Cattolica di Neviano, quarto premio ad “Arakne-Fa’ te pizzica la
taranta e lu core ccu te ccanta” della Parrocchia San Francesco
d’Assisi, quinto classificato “I Cannibali” del CEDUC, chiude la
lista dei premiati Cosimo Casalino con il gruppo“La festa degli
ubriaconi”. La premiazione dei gruppi mascherati bambini ha visto al
secondo posto “Belli al naturale” del Centro Interesse ANSPI, terzo
“Costumi, stendardi e tradizioni” della scuola di Neviano, quarto
“Baby band” della Scuola dell’Infanzia di via Piccioli 1° Polo,
quinto “Addolciamoci la vita” della Parrocchia San Lazzaro, sesto
“Bellezze in bicicletta” di Lucia Tricarico Sannicola. Al settimo
posto si è classificato “Noi bambini, marionette o burattini”
dell’Istituto Comprensivo 3° Polo e all’ottavo “Strada facendo”
della Parrocchia Sacro Cuore. |
Solite
polemiche a coda del Carnevale
28
febbraio 2001
La
sessantesima edizione del Carnevale gallipolino ormai è passata alla
storia non senza qualche polemica. Non sono mancati neanche i misteri. Uno
riguarda il carro di Franco Monterosso “Emergenza totale”. Nessuno
degli addetti ai lavori è riuscito a dare una spiegazione, quanto meno plausibile,
del motivo per cui, tra
venerdì e sabato, sia sparita una forchetta dalle mani del pupazzo di
cartapesta che rappresentava l’ex sindaco Flavio Fasano, messo a fianco
a quello che raffigurava Massimo D’Alema
e sia comparso, così, come spuntato per incanto, dai flutti marini
un sarago, niente male da mettere sulla brace. Nell’altra mano il
pupazzo recava un piatto con dentro il Rivellino. Potenza della
cartapesta? E’ certo comunque che agli artisti non si può mai chiedere
il perché di alcune trovate. Anche all’ultimo momento.
Un altro mistero rimangono le quattro gomme trovate a
terra del carro appartenente al gruppo mascherato “La spada nella
roccia” presentato dagli amici di Via Malinconico. Sarà stato qualcuno
per invidia a provocare il danno oppure le gomme non hanno resistito al
peso che sosteneva e quindi si sono afflosciate, come qualcuno, un po’
malignamente ha sussurrato? Anche questo rimarrà come uno dei misteri di
questo carnevale.
E le polemiche dove le mettiamo? Quella più plateale riguarda la
premiazione di martedì del carro “E la favola divenne realtà” ad
opera del carrista Umberto Natali e suoi collaboratori, con il rifiuto un
po’ movimentato dell’assegno del quarto premio. ”Il problema non è
tanto di denaro – spiega il giorno dopo Natali – ma di immagine. Noi
rispetto all’anno scorso ci siamo migliorati moltissimo. Ci saremmo
aspettati che l’Associazione del Carnevale ci
premiasse dandoci il terzo premio ex aequo, pur con i soldi del
quarto. La gente non avrebbe
detto che arriviamo sempre ultimi”. Più quindi un problema di
forma che di sostanza. “Anche se – aggiunge Umberto Natali – il
carro davanti alla giuria non è stato illustrato come di dovere.
Un’ultima cosa ci tiene a precisare il carrista ed quella che la
reazione avuta martedì davanti al palco non è consona al suo modo di
vivere ed è da intendere solamente come un momento di delusione e nulla
più. Ed è per questo che dà appuntamento al prossimo anno.
Ma come sempre capita non manca il cacio sui maccheroni. “Me ne vado –
dice Uccio Greco, uno degli organizzatori - Mi dimetto dalla Associazione
del Carnevale. Non ne posso più. Mi hanno accusato di aver rubato, di
essermi approfittato. Ora basta se vogliono che Uccio Greco collabori con
il Carnevale mi dovranno pagare”. Insieme a lui sono rattristati i
suoi amici a cominciare da Mimino Ortis.
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Si
adotti quanto prima il Regolamento per la disciplina della installazione
di antenne Radio e TV e per la telefonia cellulare! L’appello è rivolto
dai Verdi di Gallipoli al Commissario Prefettizio Francesco Leopizzi.
L’Associazione ambientalista, quindi, ha depositato negli uffici
Comunali una proposta di Regolamento sul modello di quello
approvato dalla Amministrazione Comunale di Corato e Sannicola. Le zone di
Gallipoli interessate dalla presenza di antenne sono: via Cagliari, nei
pressi della Scuola Media, Joly Park hotel, zona Pizzo, Lido San Giovanni
e statale per Lecce “senza dimenticare – scrivono i Verdi - gli
impianti già esistenti delle emittenti radio e televisive operanti in
Gallipoli”. L’argomento fu affrontato già dal Consiglio Comunale,
sempre su impulso dell’Associazione, ”senza però assumere alcuna
decisione in merito”.
In
pratica l’adozione di un Regolamento sancita dalle leggi vigenti ed
approvate non più di qualche mese addietro, consente di “assicurare il
corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e
minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici”. Ed è perciò che Alessandro Caggiula e Marcello
Solidoro, in rappresentanza dell’Associazione scrivono al Commissario
Leopizzi “appellandoci alla Vostra sensibilità affinchè il Comune di
Gallipoli si doti al più presto di un Regolamento inerente la materia in
oggetto, atto questo di straordinaria importanza ed urgenza, almeno al
pari di altri che la SV ha adottato nei mesi scorsi sulla base di proposte
di deliberazioni già elaborate anteriormente al Vs insediamento ” Un
intervento sollecito di Leopizzi permetterebbe
“in vista del recente rilascio delle concessioni UMTS” una
regolamentazione, specialmente in presenza “di una ulteriore
proliferazione di antenne”. |