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Ma
il Comune di Gallipoli ha acquisito, si o no, le 1600 azioni dai quattro
comuni della Greca (Soleto, Sternatia, Sogliano Cavour e Castrì) entrando
a far parte della società per azioni denominata Seta che si occupa di una
vasta gamma di servizi sul territorio? Per sapere come stanno le cose è
necessario aspettare che il Commissario Prefettizio Francesco Leopizzi
ritorni a Gallipoli da Biella, anche
per fare chiarezza
sulle dichiarazioni contrastanti che lo stesso ha reso alla stampa in
merito a questa vicenda. Domenica il dott. Leopizzi dichiara sul nostro
giornale:”Personalmente non ho fatto alcuna deliberazione di
compravendita di azioni. Peraltro non conosco assolutamente l’argomento
di cui si parla – dice –non ricordo di averlo
mai trattato. Poi, l’indomani, probabilmente dopo aver fatto
mente locale, il Commissario Leopizzi ricorda e lo dichiara alla Gazzetta
del Mezzogiorno “ho aderito ad un consorzio di Comuni e privati, nato già
da due anni e denominato Seta”. Se i lettori hanno la bontà di avere
pazienza conosceranno la verità al ritorno dalla città piemontese del
prefetto Francesco Leopizzi oppure scelgano la dichiarazione che più gli
aggrada.
Elio Pindinelli però le
analizza entrambe anche perché
fatte in tempi diversi e successivi. In una lettera aperta alla città
e indirizzata ai due quotidiani locali, dice, riferendosi al
Commissario Prefettizio “Che prima non conoscesse la vicenda e che anzi
abbia affermato di non aver compiuto alcun atto amministrativo,è
confermato dalle sue stesse dichiarazioni alla stampa. Oggi smentisce se
stesso e dichiara candidamente di aver acquisito il 16% del capitale
societario partecipato dal 49% di quote in mano alla COGEI,la stessa che
gestisce il servizio nettezza urbana a Gallipoli. E’ facile perciò
pensare che altri hanno pianificato l’operazione che il commissario con
grande non chalance ha attuato”. Peraltro,secondo Pindinelli il
Commissario avrebbe modificato “l’originario progetto della
multiseervizi con capitale maggioritario del Comune di Gallipoli”. Anche
perché chiarisce l’ex Consigliere Comunale di AN non è
che l’opposizione non volesse la Multiservizi, quello che non
voleva era la scelta del partner privato con contrattazione privata ma
pubblica. “Per convincere infatti il Consiglio Comunale della bontà
del progetto, i periti del Comune – ricorda ancora Pindinelli - |
stabilirono che con tale
partecipazione maggioritaria il Comune avrebbe risparmiato sul servizio
circa 400 milioni all’anno quale utile di gestione.Oggi invece
quell’utile si è assottigliato al 16%,cioè a poco meno di 100
milioni.” Pindinelli si dice pronto tra l’altro a “relazionare
dettagliatamente i fatti e le circostanze del caso alla magistr5atura
penale alla quale forse il Commissario saprà spiegare, meglio di come ha
saputo fare attraverso la stampa, i vantaggi per la pubblica
amministrazione ed eventualmente anche quelli della COGEI”.
Lui che si sta
battendo tanto, insieme agli altri esponenti del centro destra, a
scongiurare che si voti nello
stesso giorno sia per le politiche che per le amministrative,come
organizzerà la sua campagna elettorale? Si candiderà alla Camera in un
collegio sicuro oppure sarà candidato solo al proporzionale? Cadrebbero
quindi a questi punto le varie candidature locali,alcune di
queste tramontate prima di nascere. "Siamo soddisfatti – dice l’Avv.
Roberto Castaldi, Delegato Camerale del CDU – che la coalizione del
centro destra abbia raggiunto la compattezza Saremmo stati pronti comunque
a presentarci alle elezioni Amministrative con un nostro candidato
sindaco. Per questa compattezza molto si è lavorato da tutte le parti e
determinante è stato l’intervento di Rocco Bottiglione e del segretario
Provinciale Gino Caroppo”.
Giovedì sera intanto si dovrebbe avere qualche novità in più. In
serata,come aveva più volte auspicato il segretario cittadino del Cdl
Giuseppe Coppola, ci sarà a Gallipoli un incontro al quale parteciperanno
segretari Provinciali e le delegazioni cittadine dei partiti del
Polo. In questa occasione dovrebbe essere ufficializzata la notizia.
Ha trovato riscontro la proposta fatta dal segretario cittadino del
CdL Giuseppe Coppola,che chiedeva che la questione Gallipolina fosse
discussa in ambito provinciale dai Segretari politici provinciali della
Casa delle Libertà. Ed infatti giovedì prossimo a Gallipoli si
riuniranno tutti gli esponenti
La proposta fu subito condivisa dagli esponenti locali del CDU manon
certamente accolta favorevolmente dalle altre forze del Polo. Qualcuno
addirittura si dimostrò quasi offeso come se ciò stesse a dimostrare la
incapacità dei Gallipoli di agire per proprio conto. Evidentemente però
ben altre sono le aspettative e le speranze che vengono nutrite dall’esito
del voto che uscirà da Gallipoli.
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Una
scuola per diventare campioni
16 febbraio 2001
Una
scuola calcio, quella dei fratelli Marzo, degna dei migliori vivai
calcistici delle squadre di serie A e B. In località
“Montefiore”immersa in una oasi di querce sulla strada provinciale per
Sannicola, sorge il centro sportivo, dotato di tutti i servizi, con un
campo regolamentare in erbetta, uno in erba sintetica e un altro in terra
battuta. Centoventi allievi, dai cinque ai sedici anni, suddivisi in varie
categorie, vengono seguiti dai seguenti allenatori federali: Antonio
Boellis (primi calci, 5 – 8 anni), Gabriele Bocuzzi (pulcini, 8 -10
anni), Tommaso Fontanarosa (esordienti, 10 - 12anni), Ciccio Freddo
(giovanissimi, 12 - 14 e allievi 14 -16 anni). L'A.S. Montefiore partecipa
ai campionati federali FGCI.
“Una scuola calcio - ci tiene a sottolineare Maurizio Marzo- che non
mira solamente a far diventare campioni ma guarda essenzialmente alla
funzione sociale che lo sport ha”
Ma questa scuola è diventata un punto di
riferimento per alcune società di calcio di categorie superiori, quali
l’Empoli di serie B e il Teramo di serie C.
Ed è proprio in questa città, da settembre dell’anno scorso,
che Michele Busti un ragazzo
di 15 anni centrocampista, con una visione di gioco,dicono gli esperti,
niente male,dopo due anni di attività col Montefiore, frequenta la scuola
calcio di Teramo, che ha tra i suoi dirigenti l’ex campione del Torino,
Ciccio Graziani. Passione per il calcio e prospettiva futura di grossi
guadagni:ecco le due cose che spingono i ragazzi a cercare fortuna nel
calcio. La passione Michele Busti l’ha ereditata dal padre Mimino che
dal 74 al 76 ha militato nel ruolo di portiere col Gallipoli in C2.
Nel mirino dell’Empoli invece è finito Cosimo Benvenga,
quattordicenne, attaccante, attualmente con i giovanissimi del Montefiore
allenato da Ciccio Freddo. La squadra toscana ha già firmato con i
genitori di Cosimo un’opzione con diritto di prelazione: in pratica nel
caso che il ragazzo cambiasse casacca, prima deve essere informata
l’Empoli.
Una cartolina
di Sant'Andrea a Ciampi
15
febbraio 2001
Una cartolina per
salvare l’Isola sant’Andrea di Gallipoli da inviare al Capo dello
Stato Azeglio Ciampi. L’idea è venuta all’avv. Pompeo De Mitri che
insieme all’avv. Biagio Palumbo hanno chiesto e ottenuto dal
Giudice Unico del Tribunale di Gallipoli la sospensione della vendita
dell’isola. “Sul retro della cartolina – dice Pompeo De Mitri
- si può chiedere espressamente al Presidente della Repubblica che
l’isola resti ai gallipolini, in quanto rappresenta un pezzo di storia
della città. “Oltretutto inviare una cartolina al capo dello Stato non
costa nulla, perché non c’è bisogno di affrancatura. Costerà solo il
prezzo della cartolina”. |
Niente messa,
il prete vuole i danni
15 febbraio 2001
Ostacolare
un parroco ad esercitare le sue funzioni pastorali, si corre il rischio di
incorrere, una volta confessato il peccato, in una penitenza più o
meno pesante. Se poi del fatto se ne dovesse occupare il giudice terreno,
le cose cambiano, e le pene non sono più, qualche “ave e gloria”. Don
Antonio Pisanello Parroco della Parrocchia Sant’Antonio di Gallipoli
sostiene, per bocca del suo legale Avv. Roberto Cataldi, di non aver
potuto esercitare per intero il suo mandato, perché non ha potuto
utilizzare completamente i locali parrocchiali.Uno scarico dell’acqua
piovana e fognante dell’Istituto Salesiani, di proprietà comunale, per
circa vent’anni ha danneggiato il salone della parrocchia fino ad
allagarlo completamente nelle giornate di pioggia. Ed è da
vent’anni infatti che è chiuso.
Il sacerdote allora, dopo ave percorso tutte le vie
per una composizione bonaria, si è rivolto al legale. Ed ecco pronta la
citazione in giudizio contro il Comune di Gallipoli, davanti al Giudice
Unico di Gallipoli. Duecento milioni sono la cifra chiesta dall’avv.
Roberto Castaldi quale risarcimento danni morali – “poiché il prete
– dice il legale – non ha potuto esercitare la sua pastorale attività.
Oltretutto è inspiegabile, come mai il Comune, che ogni tanto attiva
progetti per il recupero di giovani con problemi di disagio, investendo
cospicue somme in denaro, ostacoli chi, in questi casi il parroco,
veramente è delegato per missione, a farlo. “Ma la richiesta in denaro
non finisce qui. E si… i danni infatti non sarebbero solamente morali,
ma anche materiali. Sia alla struttura, che alle suppellettili e agli
impianti. A cominciare da quello elettrico e finire agli infissi. Tavoli,
sedie, tappeti. Ed allora ecco che alla richiesta di risarcimento si
aggiungono altri nove milioni e mezzo per danni alla struttura e cinque
milioni e mezzo per danni ai mobili.
Dicevamo prima che il parroco aveva sempre fatto le
sue rimostranze all’Ufficio Tecnico del Comune di Gallipoli chiedendo la
soluzionedel problema. Ed in effetti qualche operaio è andato a pulire il
canale di scarico. Puntualmente però con le prime piogge il salone si
allagava fino a raggiungere – come appunto riferisce il difensore di don
Antonio Pisanello, “fino ad un metro e mezzo di acqua”. Del problema
è stato interessato anche l’Ufficio Igiene e Sanità della USL LE 2. Ma
nessuno ha provveduto a rimuovere le cause. L’ultimo sollecito
all’Ufficio Tecnico Comunale risale a prima di Natale con una richiesta
di perizia. “Dopo aver constato l’immobilità amministrativa degli
uffici comunali – dichiara l’avv. Roberto Cataldi - abbiamo
deciso,nostro malgrado di adire le vie legali”. Vent’anni
effettivamente sono lunghi da aspettare! |